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Sui liberali che odiano i poveri

Creato il 17 ottobre 2015 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

E’ ormai di dominio comune l’idea che chi si professa liberale lo fa perché manca di una morale, perché è un egoista, perché è uno che vorrebbe che il mondo venisse governato dalle lobby bancarie che vanno a braccetto con i ricchi. Niente di più vero, ve lo posso confermare.

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Sin dai primi autori che “liberali” potevano definirsi, era ben chiaro questo atteggiamento di odio e menefreghismo nei confronti dei poveri, tant’è che spesso e volentieri le maggiori opere che compongono il panorama culturale liberale sono fantastici artifici retorici atti a nascondere ai più quello che è in realtà il vero intento dei liberali, delle associazioni che si definiscono tali, e dei partiti che si riferiscono ad una tal ideologia.

Noi difendiamo a spada tratta il libero mercato perché sappiamo benissimo che va a svantaggio dei poveracci, e siamo più che contenti di ciò. Il mondo dovrebbe essere governato solo dai ricchi, chissene frega se pur di guadagnare cancellano, annullano, e schiavizzano implicitamente le classi svantaggiate. E’ esattamente quello che vogliamo e perseguiamo. Noi liberali vogliamo che il sistema sanitario venga privatizzato apposta per questo. Chi non può permettersi le cure deve morire, è giusto che sia così, sono anni che combattiamo questa battaglia tutti insieme. La battaglia per l’acqua pubblica ad esempio fu, a mio avviso, un triste intento di dare l’acqua, bene primario, a tutti, cosa che io non posso personalmente tollerare. L’acqua va solo ai ricchi, che la meritano. La scuola non deve essere per tutti, in modo tale che i meno colti e i meno abbienti vengano sopraffatti dai borghesi che li vogliono sfruttare per sottopagarli e fare ingenti profitti. E’ proprio per questo che i sindacati non dovrebbero esistere. Come potremmo infatti perseguire il nostro obiettivo se ci sono queste associazioni piene di coscienza morale che ci costringono a pagare giustamente i nostri dipendenti? Come facciamo a compiere la nostra opera di sterminio e arricchimento se finisce sempre che siamo costretti a dare soldi anche a questi poveracci straccioni? I sindacati devono cessare di esistere.

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E pensare che i più grandi intellettuali liberali si sono spacciati per filosofi morali, che furbacchioni! Noi liberali non abbiamo una morale, è questo il bello. Siamo l’unico gruppo che ha sempre combattuto, e sempre combatterà per i propri interessi, per chi ne fa parte, che spesso e volentieri è un ricco colto che vuole arricchirsi sempre di più, giustamente, alle spalle di chi non può campare se non mettendosi ai suoi ordini. E’ possibile che il pensiero liberale oggi non attecchisca profondamente perché siamo un caso a parte, perché l’uomo è naturalmente portato a perseguire l’interesse del più debole. Nonostante io non riesca a comprendere tutto questo, mi rendo conto che siamo unici nel nostro genere, sono in pochi a desiderare così ardentemente come noi la morte dei poveri, il totalitarismo dei più ricchi e la totale disuguaglianza. Non ci interessa se stiamo parlando di neri, di cinesi o di froci, se sono poveri è bene che si mettano agli ordini di chi comanda veramente, noi ricchi, e che o si lasci morire, o si lasci sfruttare da noi che gli lasciamo giusto qualche spiccio per mangiare, dopo naturalmente aver corrotto la politica e avergli tolto le cure mediche di base. Quando parlo ai banchetti e mi accusano di immoralità io sono contento, è proprio quello che perseguo, non capisco anzi perché la maggior parte dei liberali devono fingere quel marcato approccio morale che chiaramente non si confà all’obiettivo che vogliono perseguire. Sono d’accordo sul fatto che sia una buona maschera per accalappiare i più stolti, ma dobbiamo cambiare tattica.

Io lotto per un mondo in cui i poveri rimangano tali, senza alcuna possibilità di uscita. Un mondo dove giustamente i ricchi si appropriano di tutto il potere e di tutte le risorse. Un mondo in cui finalmente, per chi la merita, vi è la libertà.

Spero l’abbiate capito, stavo scherzando, e voi?

Enrico Mattia Salonia


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