Sui migranti si fa propaganda

Intendiamoci subito: non sto qui a sostenere tesi da mille e un complotto. Tuttavia ho la sensazione che quanti tendono, nella Lega in primis, a sottolineare come il conflitto in Libia sia buono solo ad accogliere ondate di migranti facciano piuttosto propaganda, un mero spot elettorale. Nell’intervista per T-Mag il giornalista free lance Lorenzo Di Pietro, il quale in Africa è stato e queste cose le ha viste con i propri occhi, spiega che in Italia mediamente arrivano 200-230 mila persone di cui soltanto il sette per cento tramite imbarcazioni di fortuna. E che i libici, generalmente, non sono una popolazione che lascia il Paese.La guerra in corso travalica l’ordinario e dunque è preventivabile che qualche libico tenterà di raggiungere più del solito le coste italiane. Ma considerando un dettaglio non indifferente, e cioè che al momento l’unica via percorribile è il mare, si fa fatica a credere che possano verificarsi esodi di portata biblica. C’è molto allarmismo ingiustificato, perciò. Molto probabilmente si assisterà ad un incremento degli ingressi, ma non stiamo ad alambiccarci troppo su numeri quanto mai fantasiosi. Già in mattinata il ministro Maroni aveva riferito dello sbarco di 191 libici a Catania, peccato siano in verità 191 egiziani.Bossi non ha tutti i torti quando afferma che siamo abili a prenderla in quel posto. Ma credo, francamente, che quello dei migranti sia l’ultimo dei problemi.