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“SUI SENTIERI DEI BRIGANTI” con il Centro Speleologico dell’Alto Salento

Creato il 29 dicembre 2012 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

SABATO 5 gennaio 2013 il Centro Speleologico dell’Alto Salento, ha organizzato, in occasione del 150° anniversario della morte di Pasquale Romano, figura leggendaria del brigandaggio insorgente meridionale, la prima di una serie di ESCURSIONI finalizzate a far conoscere, a un pubblico più vasto, la caverna del Parco delle Pianelle dove l’ex militare borbonico si rifugiava con la sua banda. In questa circostanza sarà inaugurata una lapide memoriale apposta all’ingresso della caverna a ricordo dell’importanza storica del luogo.

ESCURSIONE E SCOPRIMENTO DELLA LAPIDE MEMORIALE ALLA CAVERNA DEL SERGENTE ROMANO
Sabato 5 gennaio 2013 – ore 8,30-12,00

ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON: FEDERAZIONE SPELEOLOGICA PUGLIESE – ARCA PROMOTER – RISERVA NATURALE BOSCO DELLE PIANELLE – GRUPPO RICERCA STORICA – UNIVERSITA’ POPOLARE ZEUS – PARCO TERRA DELLE GRAVINE.

PATROCINIO:
REGIONE PUGLIA (PRESIDENTI DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALE)
COMUNE DI MARTINA FRANCA (ASSESSORATO ALL’AMBIENTE E ALLA CULTURA)

In occasione del 150° anniversario della morte del Sergente Romano il Centro Speleologico dell’Alto Salento organizza un’escursione nel bosco delle Pianelle di Martina Franca, attraverso la gravina del Vuolo fino alla famosa caverna dove nel 1862, in una riunione segreta, il capobanda legittimista Pasquale Domenico Romano fu destinato al comando di una formazione di briganti composta da circa 200 uomini. Quella riunione fu uno dei momenti più rilevanti nella storia del brigandaggio pugliese. Erano presenti tutti i capibanda più famosi della zona: Cosimo Mazzeo di San Marzano detto “Pizzichicchio”, Rocco Chirichigno di Montescaglioso inteso “Coppolone” e che aveva combattuto agli ordini di Borjes, Giuseppe Valente di Carovigno detto “Nenna Nenna” ex sottufficiale delle forze garibaldine da cui aveva poi disertato per rissa, Giuseppe Nicola Laveneziana di Carovigno inteso “lu figghie du rre”, Antonio Lo Caso detto “lu caprare”, Antonio Testino detto semplicemente “il Caporale” per tale grado rivestito nel disciolto esercito borbonico.
Tra gli altri presenti si notavano Ignazio Semeraro di Martina Franca, il più giovane combattente legittimista avendo solo 14 anni, la bellissima salentina Rosa Martinelli detta “Menica” di anni 20, componente della banda Romano e Arcangela Cotugno di Montescaglioso moglie del citato Rocco Chirichigno. Il Romano guidando questi uomini condusse una vera e propria guerra contro le forze liberali. La storia di questo brigante rimane leggendaria. La sua sincera fede politica, unita al misticismo da cui era pervaso nei momenti di solitudine, fanno di quest’uomo una figura unica, che merita ancora oggi un’attenzione non comune.

PROGRAMMA
Ore 8,30 – Raduno in Piazza Crispi a Martina Franca.
Ore 8,45 – Partenza con mezzi propri o utilizzando i posti in auto eventualmente disponibili.
Ore 9,15 – Arrivo in località “Signora” (Martina Franca).
Ore 9,30 – Inizio dell’escursione attraverso la gravina del Vuolo fino alla grotta del Sergente
Romano – (circa 2,250 km).
Ore 10,15 – Arrivo e visita agli ambienti interni della grotta e scoprimento della lapide memoriale
Ore 11,30 – Percorso di ritorno risalendo i boschi della gravina.
Ore 12,15 – Arrivo e visita alla Masseria didattica “Signora”.
Ore 13,00 – Fine dell’escursione e rientro con mezzi propri.

A primavera, nei giorni 1 – 7 – 14 – 21 – 25 e 28 Aprile 2013, un mese intero “SUI SENTIERI DEI BRIGANTI”. Quattro itinerari speleologici che interesseranno non solo la famosa caverna del Romano ma anche quella dove si rifugiava il brigante pre-unitario Ciro Annicchiarico detto “Papa Ciro”, situata sotto i monti del Duca di Martina, la Grotta del brigante Cosimo Mazzeo, alias “Pizzichicchio”, che si apre nel “Parco di Cernera”, presso la masseria di Mezza Coppa, dove il brigante riparava spesso con la sua banda, anche per una “tresca amorosa” con la “massara” martinese Fumarola Addolorata e la grotta di Pilano nella gravina di Lepore, abituale rifugio di bande brigantesche.
Silvio Laddomada
C.S.A.S


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