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Suicidi e crisi: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

Da Deanna @Deanna1911

suicidi, crisi economica, Pietro Paganelli,Gaetano Trovato Salinaro, crisi italiana‘La dignità vale più della vita’. Sono queste le parole che dovrebbero far riflettere i nostri politici, quella frase che ha segnato la vita di un 72enne di Pozzuoli che si è sparato dopo aver ricevuto, per lui e il figlio, due cartelle esattoriali da 15 e 11 mila euro. Una cifra che i nostri parlamentari ricevono mensilmente e che per Pietro Paganelli, questo il nome dell’imprenditore napoletano, hanno decretato l’ultimo passo verso il baratro della disperazione che lo ha portato a compiere il gesto estremo.
A questa triste storia si aggiunge quella di Gaetano Trovato Salinaro, 47 anni, lavoratore precario, che lascia la moglie e due figli di 10 e 4 anni. Per le serie difficoltà che sta attraversando, l’azienda presso la quale Gaetano lavorava ha dovuto ridurgli le ore di lavoro e lo stipendio. E questi sono solo gli utlimi casi registrati.

Articolo 1 della Costituzione Italiana
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Questo è il fondamento della nostra Italia, ma la crisi sembra averlo fatto dimenticare a molti, politici in primis. Cosa resta ad un uomo se gli si sottrae la dignità, la capacità di regalare la serenità quotidiana alla propria famiglia, la certezza di poter mettere un piatto in tavola ogni giorno? E cosa resta della sovranità del popolo incapace di reagire all’ondata schiacciante di supertasse?


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