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SUISM Torino. L'esperienza di uno studente (Prima Parte)

Creato il 25 febbraio 2014 da Sporthink
Molti sono i giovani che stanno capendo quanto lo sport possa essere una attività lavorativa per il domani, certamente il percorso universitario SUISM è una valida opportunità. Di seguito l'esperienza di uno studente avanti con il percorso universitario. Lo manteniamo anonimo per tutelare la sua carriera universitaria. La seconda parte dell'articolo sarà su questo blog martedì prossimo.
Partendo dalla mia esperienza di studente della SUISM di Torino, voglio raccontarvi cosa significhi frequentare questa facoltà e provare ad analizzarne gli aspetti negativi e quelli positivi.Partiamo dalle note negative. Alcuni di voi avranno sicuramente avuto notizia degli scandali che hanno coinvolto la facoltà di scienze motorie di Torino. Attualmente è in corso un’indagine a carico di taluni dirigenti e professori, accusati di aver agevolato alcuni aspiranti studenti nei test di ingresso a numero chiuso ( ogni anno la facoltà dispone di 400 posti ) .SUISM Torino. L'esperienza di uno studente (Prima Parte)
L’aspetto negativo più significativo, tuttavia, riguarda la sede della facoltà. Durante l’anno accademico 2010/2011 infatti, la sede della SUISM è stata spostata dallo storico complesso di piazza Bernini ( risalente agli anni ’30 ) al nuovissimo polo sportivo-universitario, “gentilmente” costruito e offerto alla facoltà dal Comune di Leinì, a pochi chilometri da Torino. La “cittadella dello sport” di Leinì, vanto della SUISM torinese per le sue numerosissime strutture sportive  e per le aule completamente nuove, è stata utilizzata per soli tre anni. Lo scorso giugno infatti la facoltà è stata praticamente obbligata a lasciare il polo universitario, a causa di uno scandalo che ha coinvolto il Comune ed il Sindaco di Leinì (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio). In questa vicenda, meritano sicuramente una nota di demerito i dirigenti della facoltà e dell’intera università di Torino, poiché essi hanno accettato quasi ad occhi chiusi l’offerta di trasferire la facoltà presso il nuovo polo di Leinì, senza aver prima svolto approfondite ricerche sul perché un centro sportivo, costruito da un piccolo comune della cintura torinese e costato milioni di euro, venisse concesso in
usufrutto gratuito. Io ho avuto la fortuna di studiare per due anni presso questo bellissimo impianto sportivo, e doverlo abbandonare mi ha riempito di tristezza e rabbia. Al giorno d’oggi essere studente alla SUISM  richiede notevoli sacrifici, che non sarebbero necessari se la sede fosse rimasta a Leinì, in quanto la facoltà non dispone di una struttura adeguata al numero degli studenti e dei corsi sportivi proposti. Per questo motivo gli studenti dei primi due anni ( quelli con il maggior numero di attività pratiche ) sono costretti a spostarsi in giornata da un palazzetto sportivo ad un altro, in breve tempo dalle aule di piazza Bernini a quelle della SAA ( che si trovano al lato opposto della città ). Se si è costretti a muoversi con i mezzi pubblici, poiché non si dispone di una autovettura, i ritardi sono molto frequenti…Potete immaginare quanti disguidi rechi il fatto di non aver più accorpati in un'unica sede i palazzetti dello sport, le aule e le segreterie.
D’altro canto, se si dispone di pazienza, volontà di sacrificio e determinazione, la SUISM torinese potrà comunque offrirvi grandi possibilità. Eccoci alle note positive. (continua)

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