qui si parla di cose noiose. Se non ve ne frega niente del mio armadio e dei miei problemi su come vestirmi cambiate subito post, vi capisco benissimo e vi voglio bene lo stesso.
Siamo giunti al momento verità. Mi vesto di merda.
Erano anni che lo sospettavo, ma è proprio così.
Ma riepiloghiamo tappa per tappa il mio insuccesso, le cose sono andate così:
ELEMENTARI: mia madre se ne strasbatte allegramente che io sia a scuola dalle suore e circondata di bambine bellissime e benvestite, mi manda a scuola con la tuta rattoppata, jeans (sempre con le toppe, si vede che li rovinavo sempre nelle ginocchia) e maglioncini. Fortunatamente eravamo obbligati a portare il grembiulino, quindi non ho avuto grossi traumi da cazzomimetto per 5 lunghi anni felici. Le bambine non erano stupide e fashioniste come oggi, quindi mi bastava avere la fascia con gli orsetti per essere felice.
MEDIE: capisco ben presto che la scuola pubblica è diversa dall'ambiente protetto delle suore. Se non ti vesti Onyx e Fornarina non sei nessuno. Mi adatto alla moda generale e compro pantaloni strettissimi con fondo a zampa in colori improbabili (quelli viola sfumati e quelli azzurri con scaglie argento rimarranno nella mia memoria per sempre), compro la classica maglietta Onyx con la bambina, la borsa in jeans da mettere a tracolla, le zeppe azzurre Fornarina. Mi faccio anche tagliare i capelli alla Rachel di Friends (ero orrenda). Sono un disastro totale, infatti a casa mia non esistono foto di quel periodo.
LICEO: il mio senso estetico si fa confuso, ma vieto a mia madre di impormi come vestirmi, ora comando io. Entro nella fase grunge, mi buco le orecchie (5 buchi a sinistra e 4 a destra, ho cominciato col botto), stingo i jeans con la candeggina, taglio le All Star con le forbici e mi metto i pantaloni della tuta di acetato con i maglioni larghi, da vera punkabbestia quale aspiravo ad essere. Avessi avuto due soldi mi sarei fatta subito i rasta. Peccato che con i capelli lisci a metà schiena e il mio rifiuto di bere vino seduta per terra non sono molto convincente come alternativa.
Dopo un po' rinsavisco, capisco che lo stile Cobain non mi si addice molto, e scopro Audrey Hepburn. Da lì in poi è tutto un "nonna stringimi i pantaloni", ballerine, maglioncini pastello e fiocchi. Un periodo felice, fatto di minimalismo, cappottini e frangette tagliate da sola per assomigliare ad Holly Golightly (anche qui, nessuna foto reperibile, credo mia madre avesse orrore della mia frangetta homemade). Il mio stile viene abbastanza apprezzato, mia madre non mi vuole più fare esorcizzare, siamo tutti felici.
UNIVERSITA': conosco nuovi amici. Conosco l'indie rock, voglio solo essere uno degli Strokes, un Arctic Monkeys, una vera indie girl. Arrivano i leggings di American Apparel, qualche fascetta qua e là, cardigan sopra magliette monocolore. Tengo i pantaloni stretti, vado a mille concerti, vado al Plastic, circuisco il mio ragazzo fino a che non si taglia i capelli a scodella, è il periodo extravaganza. In pratica non sembro neanche normale, e purtroppo ci sono prove fotografiche.
IL PERIODO BLACK: Dopo l'università e le prime esperienze lavorative, passo al nero. Fondamentale un viaggio in Svezia dalla mia amica Lisa, mio idolo di stile e cultrice del total black. Non riesco più a mettere nessun colore che non sia nero/grigio con qualche tocco di bianco, elimino tutti i jeans e 3/4 del mio armadio. Mi vengono attribuiti soprannomi quali: "la mormona", "mimo" e simili.
Mi beo del mio minimalismo e della semplicità nel fare abbinamenti la mattina, non capisco lo sguardo di disapprovazione di mio padre, influenzo la mia coinquilina. E' un anno intero dedicato completamente ad un colore.
Mi rendo conto che in ogni periodo della mia vita ho avuto uno stile più o meno preciso, ovviamente influenzato dalle persone intorno a me e dalla moda del momento, ma sempre abbastanza orrido. Alle elementari ancora non capivo, alle medie volevo essere parte del gruppo, al liceo volevo essere un'outsider (ma un'insider nel mio piccolo gruppo di finte punkabbestia), all'università come i miei amici, nel periodo black volevo semplicemente essere semplice e anonima.
E giungiamo ad oggi.
Il mio armadio è formato da qualche pantalone nero di diversa foggia, 5 maglioni neri, magliette bianche/grigio/nere da maschio, scarpe nere varie, collant neri, abitini neri, 2 camicette in seta nera, 2 chiodi neri, cappotto nero, blazer nero, gonne nere. Ho pochissimi vestiti in totale, e tutti molto casual.
A parte occasioni speciali tipo matrimoni o feste eleganti, per cui tiro fuori abiti dall'armadio di mia mamma (anche non neri), mi vesto sempre molto sportiva/rock.
Il mio abbinamento preferito è t-shirt, chiodo, jeans neri e stivaletti, oppure vestitino da mormona nera con collant super coprenti e scarpe maschili piatte.
Il problema è che non mi sento mai vestita bene. Se riguardo le foto sul blog, o durante la giornata mi analizzo, mi rendo conto che il 99% delle volte non sono soddisfatta del mio look, e se lo sono io, il mio ragazzo mi fa notare che sembro un maschio.Questo non è bello, mi manca totalmente la femminilità, che prima era l'elemento essenziale del mio guardaroba (ho ancora a casa più di 50 fiocchi per capelli...). Mi vesto sempre da maschio, e mi piacciono solo cose da maschio!
Vivrei di:
-blazer da uomo lunghi e senza pinces
-pantaloni dritti
-scarpe maschili basse
-magliette tinta unita
-maglioni girocollo lisci modello maschile
Che il total black non faccia per me? Che io sbagli tagli e forme?
Il nero potrebbe, in effetti, non fare per me.
1- Non sono Christine Centenera o Kate Lanphear. Loro vestono un nero Givenchy/Balenciaga. Io ho un nero h&m e Zara. Sembro solo un mimo, temo.
2- Il nero mi sbatte da morire. D'inverno divento pallidissima, sembro un incrocio tra una Addams e una che non sta bene
3- Faccio tristezza alla gente, o pensano che io sia triste, il che non è bello.
Mi rendo conto che se dovessi cominciare a lavorare in un posto serio non saprei assolutamente cosa mettere, dato che ho solo capi casual, e non trovo niente che mi piaccia nei negozi, che non sia
1 - nero
2 - casual
Idem per occasioni tipo:
-colloqui di lavoro
-incontri con famiglia del mio ragazzo, che immagino non apprezzi le mie magliette sdrucite e i miei jeans stagliuzzati in fondo
-pranzi dai nonni
-incontri con il fidanzato, che non si è ancora capito come cavolo gli piace che mi vesta ( e di moda purtroppo ne sa, quindi non lo posso fregare)
Questo weekend avevo una festa di laurea di un amico del mio ragazzo a cui partecipare.
"Come mi devo vestire?" -gli chiedo
"Mah, tranquilla, è solo una serata in trattoria, che però potrebbe trasformarsi in discoteca dopo cena"
" Dunque devo vestirmi casual per cena ma poi forse andiamo in discoteca quindi se non sono fighetta non entro?"
"Si"
Ora ditemi voi come risolvere questa serata, come ci si veste casual ma allo stesso tempo eleganti, perchè io non lo so. Mi serviva un Cazzomimetto della ZIT per capire cosa mettermi. Ho obbligato dunque il mio ragazzo a venire a casa mia e scegliere di suo pugno cosa mi sarei dovuta mettere, per non sentirmi dire poi : "mhhh...ma tu vieni così?" . Mi sono accorta, guardando il mio guardaroba attraverso i suoi occhi, che sembro veramente un mimo con tutto, che i miei pantaloni sono ridicolmente stretti, che non ho nessun tocco di colore che non sia bianco (e si sa, camicia bianca più pantaloni neri fa subito hostess).
Alla fine ha scelto: blazer grigio melange, pantaloni neri (troppo stretti), camicetta bianca con collettino rotondo e scarpe maschili. Sembravo comunque un maschio.
Dunque da oggi parte la seconda cernita del mio armadio, che sarà volta ad eliminare tutti i pantaloni strettissimi, le magliette troppo casual, la roba cheap. In pratica dovrò andare in giro nuda.
Resta comunque il problema che a me la roba colorata non piace.
Qui entrate in gioco voi, amici. Voglio consigli, pareri, come mi devo vestire, che devo fare, cosa devo comprare.Tenete conto delle mie esigenze di colore, e del fatto che non mi metto certe cose (tipo flared jeans, bluse troppo da femmina e cose così).
Tenete conto della mia cartella su PINTEREST: How would I dress everyday
Lo so che mi volete cazziare, è il vostro momento, via.
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