Sul comodino #11

Creato il 02 dicembre 2012 da Lalettricerampante
E' passato qualche tempo dell'ultima volta in cui qualche libro nuovo è approdato sul mio comodino. O meglio, in realtà qualche giorno fa mi hanno regalato "L'incredibile viaggio di Harold Fry" di Rachel Joyce, ma la superficie del comodino non l'ha mai toccata, talmente ero ansiosa di leggerlo.
Ma poi ieri, dopo parecchi mesi, sono tornata in biblioteca. Quanto amo quel posto! Sia perché credo che quella di Ivrea, dove solitamente mi rifornisco io, sia strapiena di libri, sia perché è una di quelle biblioteche in cui sei direttamente tu che vai a cercare il libro che vuoi. E quindi puoi girare, spulciare, curiosare e perderti tra quelle stanze e quegli scaffali (effettivamente ieri ci siamo persi veramente, cercando uno scaffale che alla fine non abbiamo trovato), e a volte ti ritrovi a parlare con uno dei bibliotecari desideroso di consigliarti o sconsigliarti qualcosa da leggere (questo ieri non mi è successo però, ma perché ero in compagnia... una volta in cui sono andata da sola a un certo questo signore, dopo aver visto che ero nel reparto "letteratura sudamericana" ha iniziato a parlarmi in spagnolo e siamo andati avanti più di un'ora).
Mi rendo che per chi mi accompagna possa essere una vera tortura: parto magari con una lista di libri che vorrei assolutamente prendere e poi esco con dei volumi che su quella lista non c'erano. Oppure sono assolutamente priva di metodo durante la ricerca, preferisco girare e girare e girare, e chi è con me tende a spazientirsi. Il mio ex ragazzo mi ci mandava sempre da sola, perché si annoiava. Quello attuale, invece, mi accompagna ogni volta perché, anche se si arrabbia sempre perché non riesce a leggere la mia calligrafia nella lista dei libri che vorrei prendere, o non riesce a capire che cosa stia cercando in quel preciso momento ("ma non stavamo cercando l'altro??"), si diverte quanto me là dentro. Prende la ricerca dei libri come una sfida personale ("Dai chiediamo" - "Assolutamente no, piuttosto non lo prendi"), e soprattutto ha scoperto che c'è un settore fumetti davvero ben fornito.
Tornando a noi. Ieri ero partita con una lista di nove libri. Non era mia intenzione prenderli tutti eh, anche perché si ha un mese di tempo per leggerli ed essendoci di mezzo il Natale (e quindi, altri libri in regalo) non ci sarei mai riuscita. Però ho pensato: "qualcuno magari è in prestito" "qualcun altro magari non ce l'hanno proprio", quindi meglio partire con un elenco più lungo. E alla fine sono uscita con questi quattro:

UNA BANDA DI IDIOTI - John Kennedy Toole: non conoscevo questo libro finché non ho letto la recensione su un blog che amo molto e di cui, almeno per quanto riguarda i romanzi di questo genere, mi fido ciecamente (La Leggivendola, non commuoverti adesso eh?). Ho quindi deciso di controllare se ci fosse in biblioteca e di prenderlo. Si tratta di un'edizione un po' più vecchia rispetto a quella di oggi (ha ancora il prezzo in lire!!), ma l'unica differenza è nella prefazione che ora è di Stefano Benni. Ma poco male direi.
IL DIO DELLE PICCOLE COSE - Arundhati Roy: ho questo libro in wish list da talmente tanto tempo che ieri, mentre scrivevo la lista dei volumi da cercare, non mi ricordavo né quale fosse la trama né perché ce lo avessi messo. Ma non sono andata a ricontrollare, ho deciso di prenderlo a scatola chiusa. D'altronde se lo avevo inserito in una lista dei libri che vorrei qualche motivo ci sarà stato.
PROFUMI, GIOCHI E CUORI INFRANTI - Joanne Harris: avevo voglia di leggere un libro della Harris. E per qualche strano motivo da questo mi ero sempre tenuta lontana, al punto che non sapevo nemmeno si trattasse di una raccolta di racconti. Poi il blog che vi dicevo sopra è impazzito per la Harris (in senso buono... e anche per causa mia) e tra le varie letture c'era anche questo. E quindi mi sono decisa a dargli una possibilità.
PADDY CLARKE AH AH AH! - Roddy Doyle: questo romanzo non era nella lista ma, mentre mi perdevo cercandone un altro, ha fatto capolino da uno scaffale. Ne avevo già sentito parlare e il titolo mi aveva sempre ispirato parecchio... insomma, l'ho preso come un segno del destino.
Ovviamente dopo la biblioteca siamo andati in tisaneria: te pesca e vaniglia e torta cocco e Nutella io, te speziato e torta nocciola e arancia per il lettore rampante. Un gran bel pomeriggio!

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