Sul concetto del volto del figlio di Dio
La prima rappresentazione dell’opera teatrale “Sul concetto del volto del figlio di Dio” è stata duramente contestata da un gruppo di ferventi cattolici che si sono riuniti davanti al Théâtre de la Ville per gridare il loro sdegno.
Una decina di giovani si sono incatenati davanti i cancelli del teatro per bloccarne l’accesso mentre altri manifestanti gridavano slogan contro l’anticristianesimo e la cristianofobia.
L’intervento della polizia ha permesso di allontanare il corteo di protesta e consentire agli spettatori di entrare a teatro.
Dopo essere stata presentata al festival di Avignone, l’opera di Romeo Castellucci è stata rappresentata per la prima volta a Parigi il 20 ottobre scorso.
Tuttavia la creatività del realizzatore italiano ha dovuto scontrarsi con le proteste dei manifestanti accorsi per contestare alcune scene considerate blasfeme e offensive nei confronti della religione cattolica.
Le scene incriminate sono soprattutto quelle in cui alcuni ragazzi lanciano pietre e oggetti (che con grande probabilità rappresentano escrementi) sulla gigantografia del volto di Cristo, il Salvator Mundi di Antonello da Messina.
L’opera teatrale mette in scena la storia di un figlio che si occupa con molta pazienza di assistere regolarmente il padre incontinente, sotto lo sguardo del volto del Cristo.
Castellucci s’interroga fin dove può andare l’amore e l’impegno di una persona nei confronti di una persona cara che non controlla più il suo corpo e la cui umanità appare sfigurata.