Nel lambir del mare
e lo sciabordar quieto
delle onde,
tra scogli piatti o irti
pregni di alghe e di sale
occhieggianti di fossili conchiglie,
tu puoi portare indietro il tempo
e ritornar fanciullo.
L’anima accarezza il viso tuo
di allora e gli occhi colmi
di innocenza ignara.
Tornano i suon dei giochi,
le grida festose dei compagni,
il rider di quel niente
che ancora risuona
sull’eco del rimpianto.