Andreotti faceva i governi con vegliardi senza nome. Renzi ci ha messo delle belle donne, ma senza altri vezzi. Anche questo è il governo – Renzi intende come il formidabile predecessore – del presidente del consiglio.Ma singolarmente coincidente è anche la premonizione. Che questo, come quelli di Andretti, sia un governo “di consunzione”. Anche allora c’era una crisi formidabile da affrontare: l’Italia si dovette fare imprestare i dollari dalla Germania per pagarsi il petrolio. E in più c’era il terrorismo, molto aggressivo. Ma Andreotti impose o stesso all’Italia dei governi per modo di dire.di Giuseppe Leuzzi. Sembra, dopo tanto novismo, un vecchio copione. Con i giovani al posto dei vecchi, ma altrettanto inutili idioti. E allo stesso modo farsesco: il Renzi 1 sembra uno dei tanti governi che Andreotti imponeva a Berlinguer nella stagione del compromesso storico, 1976-1979.
Resta un dubbio. Andreotti doveva sconfiggere il suo fedele sostenitore Berlinguer, e alla fine della legislatura– improvvidamente accorciata dal segretario comunista con la farsa Leone – ci riuscì: il Pci perse per la prima volta un’elezione, meno 4 per cento nel 1979, l’inizio della frana, dieci anni prima del Muro. Renzi non vorrà anticipare la fine a breve? Di chi?
Featured image, Helmut Schmidt, Pierre Trudeau, Valéry Giscard d’Estaing, James Callaghan, Jimmy Carter, Giulio Andreotti e Takeo Fukuda al summit del G7 nel 1977 a Londra.