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Sul recensire i libri

Creato il 15 febbraio 2012 da Tazzina @tazzinadi


Mi è capitato di leggere in questi giorni questo post sul blog letterario Sul Romanzo. Sono rimasta senza parole. E dico subito che Morgan Palmas, per esser stato velatamente "minacciato" a quel modo, non ho capito da quale editore, per una recensione negativa a un libro: comunque ha tutta la mia solidarietà.
Detto ciò: ho iniziato a riflettere e ho pensato che fosse giusto nei vostri confronti (HEI ma quanti siete?? GRAZIE a tutti p.s. visto il vostro incredibile e apprezzatissimo affetto, ho una sorpresina aggiuntiva per il giveaway: stay tuned u.u); e insomma ho pensato che fosse giusto chiarire la mia posizione rispetto alle recensioni di libri, in qualità di bookblogger.
Una definizione di blogger, o peggio di bookblogger, io devo ancora trovarla da qualche parte, perché ognuno dice la sua. Alternativamente, il blogger lo definiscono la creatura più libera e selvaggia e geniale dell'universo, il minuto dopo è solo uno sfigato (un'entità sempre e comunque di serie B) che chissà come mai non trova spazi altrove.
E allora: chi siamo davvero noi blogger? Rinviando a tempi più maturi la definizione-definitiva, posso solo dire chi sono io e perché non faccio mai recensioni negative ai libri.
Io (scusate: IO non si mette mai all'inizio di una frase ma vabè, in quanto blogger, un po' di narcisismo ci sta :P) sono una laureata in letteratura angloamericana (non lo dico per vantarmi ma per accreditarmi ai vostri occhi e per amor del vero: con 110/110 e lode e nei 4 anni regolamentari) e ho frequentato un master in progettazione editoriale allo IED di Torino (anche qui, con max dei voti e borsa di studio). Ho poi maturato un po' di esperienza negli anni in ambito culturale/creativo etc. e soprattutto sono un'appassionata di libri e amo scrivere.
Ciononostante (ovvero, nonostante queste mie sfavillanti "onorificenze" hehe), non mi sono mai sentita in diritto di "criticare" pubblicamente un libro. Addirittura in certi periodi della mia vita avevo perso anche per strada capacità e competenze: perché ero troppo presa ad affrontare questioni personali. Ma ora va meglio eh!
Comunque: per mia ignoranza, non so neanche se esistano scuole o corsi per diventare recensori. Non credo, ma correggetemi se sbaglio. Cioè: è una cosa che si conquista sul campo, giusto? Boh. Comunque, di contro, so per certo che esistono persone che non si sono mai laureate o altro eppure lavorano in prestigiose testate giornalistiche, pubblicano tranquillamente ciò che vogliono con gli editori che vogliono e parlano di libri a pieno regime e diritto (e - ovvio - lo fanno molto meglio di me, beninteso).
Dunque, cos'è che mi frena? Non certo i soldi: confesso di non aver mai ricevuto neanche un centesimo in quattro anni di blog per alcuna recensione su tazzina-di-caffè. Faccio una battuta: MAGARI questo fosse successo hehe. Invece nessuno mi ha mai proposto collaborazioni retribuite fino a ora: se succedesse, sareste i primi a saperlo perché farei un MEGA giveaway con in palio una SUPER tazzina gigante di champagne, come minimo.
 :)
L'altra faccia però della medaglia del non guadagnare denaro con il blog è la libertà, la tanto sospirata l-i-b-e-r-t-à. 
Nel recente passato anche io ho ricevuto alcuni libri da alcuni editori, l'ho considerato un regalo e un attestato di stima che lasciava a me la libertà, appunto, di parlarne: non hanno mai chiesto niente in cambio: ho scritto di quei libri solo quando mi andava di scrivere davvero, quelli che non mi sono piaciuti li ho trascurati, altri non li ho ancora finiti di leggere. 
Nessuno mi ha mai telefonato, nessuno mi ha mai rimproverato nulla o fatto pressioni di alcun tipo. 
Quindi: ma perché, in definitiva, non "stronco" i libri? 
Perché non mi piace stroncare. 
E visto che sono una blogger (free as a bird) voglio essere libera di scegliere anche di non stroncare, di fare quello che voglio: perché l'unica responsabilità che sento vera è quella verso me stessa e verso voi lettori che vi avvicinate alle mie parole con innocenza, buona fede e curiosità. Insomma: libera di consigliare solo letture che mi sono piaciute, affinché voi possiate eventualmente provare le mie stesse emozioni positive. 
Quelle negative, al momento, preferisco tenerle private. 
L'altro motivo è che da sempre c'è una voce dentro di me che dice: e tu? Cosa sai fare tu di tanto meglio di questo o quell'altro scrittore? (Ma questo è un mio problema che prima o poi  risolverò !!). 
La cosa brutta di tutto ciò è che scrivere su questo blog non è ancora diventato un mestiere. La cosa bella è che non è ancora diventato un mestiere...
Hehe.
;)
Ciao a tutti e buona giornata !!


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