Avete mai provato a camminare di notte in un bosco?
La luce non serve, gli alberi sono ammantati di una propria luminosità. Tutto si diluisce nello spazio e nell’oscurità. Lo sguardo si perde, senza riferimenti.
Il sentiero è coperto da un tappeto di foglie cadute nell’autunno precedente. L’udito si acuisce. I rapaci notturni segnalano la propria presenza con richiami sommessi, altri movimenti di fuga nel sottobosco provocano rumori improvvisi.
Attorno al bosco la luce arancione di Milano assedia, fastidiosamente, la magia creata dalla natura senza riuscire a penetrarla.
Camminare diventa un esercizio fuori dal tempo, in uno spazio differente dal conosciuto. Una meditazione in movimento.