Tra i tanti bellissimi regali che ho ricevuto a Natale, ce ne è uno che merita un post nel mio blog, perché ben si collega con un argomento che, da progettista di giardini, mi sta molto a cuore : i giardini sui tetti.
Un giardino piccolo, chiuso, a dimensione umana, dal cui prato, facendosi largo tra i rami, si può ammirare Parigi. Un giardino familiare di cui si prende amorevolmente cura la giardiniera Yasmina che, regolarmente, pianta, taglia, innaffia.Un giardino dove prevalgono il bianco ed il verde, con qualche pennellata di tenue sfumature di rosa, come in un acquerello.
"Un giardino alla Prévert", come lo definisce il famoso 'naso' della Maison, Jean -Claude Ellena che si è ispirato a questo paradisiaco angolo di Parigi per creare quest'ultima fragranza che ha come note proprio i sentori di erba tagliata, di frutta casalinga come le pere, tocchi di magnolia, di rosa e di terra umida.Qualche gradino in pietra, un lastricato, un percorso circolare, una balaustra e molte varietà di piante: un angolo profumato da erbe aromatiche, salvie, rosmarini, acetoselle, e poi rose Iceberg, due esemplari di meli cotogni e di peri in fiore, biancospini, tulipani, crocus, qualche ibiscus, magnolie, camellie e verdi sfere di bosso a regalare sensazione di freschezza.
Il tutto è completato da tavolini apparecchiati per la colazione, dove fanno bella mostra, inutile dirlo, le raffinate creazioni Hermès: piatti, bicchieri, tazzine, posate, tovagliette di puro lino...Chi ne ha la possibilità, dovrebbe prendere spunto da questo piccolo gioiello, e sfruttare uno spazio all'aperto, anche in formato mignon, per ricreare un mondo agreste in città, unendo relax ed utilità, per coltivare frutti, ortaggi e fiori da assaporare ed annusare con la soddisfazione di averli piantati e cresciuti, ma anche dove il piacere estetico diventa una caratteristica imprescindibile.