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Sulcis

Da Olivierifrancesco

Sulcis 400 metri Sono niente 400 metri li puoi fare a piedi In cinque minuti Sotto terra è diverso L'orizzontale si inclina a verticale e scende fino allo sfruttamento Dei muscoli Dei nervi Dell'uomo che non ricorda nemmeno il colore della luna Vivi tra i morti rivendichiamo il diritto del respiro Ho una lampada sulla testa Il mio piccolo sole sul casco Qui la luce te la devi inventare Il cuore pulsante della terra è vicino Appoggio l’orecchio alle pareti di questa galleria Sento il calore del sangue delle genti Pulsa il battito di questo mondo Pulsa parole e sorrisi Pulsa bestemmie e pianti E siamo qui a contare i passi dell’aria A scolpire con le parole il cielo che non c’è Mi mancano le nuvole Vanno vengono Ogni tanto si fermano Mi mancano le nuvole Quelle almeno erano lenzuoli che rassicuravano il sonno Qui abbiamo solo viscere di terra Ombre di noi stessi cerchiamo nello sguardo dell’uno e dell’altro Il respiro 400 metri Sono niente 400 metri li puoi fare a piedi In cinque minuti Sotto terra è diverso L'orizzontale si inclina a verticale e scende fino allo sfruttamento Dei muscoli Dei nervi Dell'uomo che non ricorda nemmeno il colore della luna Vivi tra i morti rivendichiamo il diritto del respiro.
©OlivieriFrancesco

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