Seicento milioni di euro.
È quanto ha speso dal 1996 a oggi la Regione Sardegna per mantenere le miniere della Carbosulcis, società che ha chiuso il 2011 in perdita per 25 milioni di euro, nonostante i 35 milioni di finanziamenti pubblici.
Oggi il carbone prodotto nel Sulcis iglesiente viene venduto alla centrale Enel di Portovesme, che però funziona al 30% della sua capacità produttiva.
Entro il 31 dicembre la Regione indirà un nuovo bando internazionale da 1,6 miliardi di euro, per realizzare una nuova centrale a basse emissioni di Co2. Sperando che la Alcoa di turno decida di puntare sull’isola.
Da Linkiesta