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sull'allattamento ma forse anche altro

Creato il 06 novembre 2014 da Connie
Volevo scrivere un post sulle librerie francesi parigine per bambini e sui libri che avevo preso per la Nina ma da ieri si parla di allattamento e sento gente parlare di cosa deve o non deve fare una donna quando è incinta, quando allatta o quando sceglie di non farlo. E poi sento parlare del fatto che se sia giusto allattare in pubblico o appartarsi, se il latte materno sia il nettare degli dei e il latte artificiale sia acqua delle fogne mescolata a latte di mucca pazza. Io ho capito che c'è tanta ignoranza e che della maternità e della gravidanza si parla per sentito dire, per esperienza della cognata di secondo grado o per quello che si vede in TV.
Io ho letto questo libro qui sotto, "Il metodo maman", scritto da Pamela Duckerman, un'americana che si è ritrovata a fare la mamma a Parigi e si è confrontata con una realtà che anche a noi italiani sembrerebbe lontana, quasi aliena e degenere. Vi consiglio di leggere questo libro, non perché sia la bibbia della muaadre moderna e non perché dovete fare come dice, anzi, molte cose sono lontane dal nostro modo di vivere i bambini e le gravidanze, ma va letto per capire che ci sono modi diversi di essere mamma. Leggete almeno il capitolo sette sull'allattamento.
sull'allattamento ma forse anche altro
Ecco, io sono mamma da due anni, ma ieri quando un tipo su twitter, mentre discutevamo, mi ha detto le parole LA CONDIZIONE DI MADRE come una condizione di particolarità quasi simile ad una disabilità o a un segno divino, ho sentito il bisogno di scrivere questa cosa.
La mia gravidanza è stata bella, quasi vissuta da felice inconsapevole e forse mi pento solo di non essermi informata troppo, di non aver chiesto e letto tutto quello che potevo leggere sui miei diritti di paziente, leggete bene, paziente, non partoriente, non ho letto molto sull'allattamento su quello che comportava e su quali erano le mie alternative al parto naturale e allattamento al seno.
Posso dirvi però che c'è molta poca informazione in giro, perché è così che vogliono che sia, perché una mamma che non vuole “partorire con dolore” costa allo stato e agli ospedali. Del cesareo manco a parlarne perché è appannaggio solo di mogli di dottori e parenti di dottori o se proprio il bambino è in pericolo; per quanto riguarda la famosa epidurale ti fanno un corso ma in molti casi non ti dicono che devi arrivare presto in ospedale se la vuoi perché se arrivi già troppo dilatata ops, non si può più fare, guarda un po'.
E non c'è informazione sull'allattamento, trovi solo forum su come attaccare il bimbo al seno o come non farsi venire ragadi e mastite e basta. Perché?E sapete che se una mamma che non vuole allattare deve firmare un foglio dove dice che non vuole farlo e fare visite e subire pressioni da medici e parenti quando nessuno dovrebbe interessarsene se non il padre, se lo fa perché le piace il suo seno e non vuole sciuparlo ( che poi viene rovinato dalla gravidanza non dall'allattamento), perché vuole che anche il padre si occupi di nutrire il bambino e non solo lei, perché vuole tornare al lavoro presto perché sennò lo perde o semplicemente perché non vuole per una sua scelta e da non giudicare come la scelta di partorire naturalmente. Se volete notizie sul latte materno ci sono pagine intere sul sito dell'OMS e se volete notizie sul latte artificiale ci sono dei siti di pediatri che ne parlano abbondantemente. Se volete notizie sui pro per evitare il cancro al seno o sui dati dell'obesità infantile nei bambini che usano latte artificiale trovate tutto ma informatevi e scegliete per voi prima di tutto. Non ascoltate la mamma, la suocera, la nonna, la trisavola, l'erborista, lo sciamano, il prete. Fatevi un'opinione e leggete anche le cose a cui di normale andate contro.
Quando ero in ospedale dopo aver partorito con dolore con punti e senza che dopo 20 ore di travaglio mi venisse fatta neanche una puntura per aiutarmi nella dilatazione perché tra dottori ostetriche e gente varia mi avevano fatto credere che il parto naturale era la cosa migliore per me e per il bambino, la Nina per fortuna si è attaccata subito al seno e a me è venuto il latte. Accanto a me avevo una ragazza che aveva partorito lo stesso giorno, sola, senza parenti, solo una suocera che ogni tanto veniva a trovarla. A questa ragazza non veniva il latte e il bambino perdeva peso. Le infermiere e le ostetriche ogni due ore entravamo in stanza a chiederle se era arrivato il latte e lei scuoteva la testa e poi piangeva e ha pianto per due notti finché da Firenze è arrivato del latte naturale dalla banca del latte. Io mi sentivo mortificata perché a me dicevano brava perché lo aveva e io non avevo fatto niente. Vi sembra una situazione psicologica normale in un paese moderno?
Non so quello che voglio dire, so solo che c'è tanta disinformazione e sapete che sono quanto di più lontano da un grillino combattente ci possa essere però sono stanca di sentire questi luoghi comuni da medioevo. Ho anche allattato in pubblico, senza esibizionismi, senza sentirmi un'eroina moderna o una vacca da mungere, ho chiesto un luogo appartato nei ristoranti, ho chiesto una stanza della casa se ero da amici ecc, e ho sempre portato un foulard per coprirmi un po' perchè se davvero nell'allattamento vedete questa cosa così intimista e di contatto col vostro bambino non vi farà altro che piacere stare in silenzio o proteggere questo momento. Il resto è esibizionismo.
Ma qui si parla di scegliere, di informarsi, di capire, di scegliere perché si conosce. Scelgo di allattare perché voglio vivere questo momento col mio bambino, perché il latte artificiale mi costa troppo perché sono a casa per nove mesi, perché so cosa c'è nel latte materno e lo trovo migliore del latte artificiale. Voglio allattare perché mi piace.Ma nessuno si deve permettere di giudicare una donna che dice non voglio allattare perché voglio sentirmi autonoma e dare autonomia al bambino, voglio che possa dargli da mangiare anche la nonna o il babbo, voglio dormire una notte se sto male, voglio lavorare presto, ho il terrore della mastite e delle ragadi.
Io ho molte amiche che hanno allattato artificialmente, i loro figli sono belli e sani e più in carne della Nina che fino a 14 mesi ha preso il mio latte ed è stata un'agonia di poppate pesate e chili contati al grammo. Tuttavia, di tutte le mie conoscenze o amiche che hanno allattato artificialmente, pochissime hanno avuto il coraggio di ammettere che lo avevano fatto per praticità o perché le ragadi fanno male davvero. Tutte ti dicono: Non mi veniva il latte. E fine.
L'organizzazione mondiale della sanità sostiene che il latte non viene al 1% della popolazione mondiale di donne che hanno partorito, io le conosco tutte.

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