Sull'Orlo del Vespro
Creato il 28 novembre 2013 da Ancella
RECENSIONE "SULL'ORLO DEL VESPRO" DI AMINA HAVET
Buonasera lettori! Visto che in questi giorni non riesco a stare su blogger per la mancanza di tempo, ho programmato questa recensione che avevo pronta sul pc e che sta aspettando da un bel po'. L'opera di cui vi parlo è Sull'Orlo del Vespro di Amina Havet, un romanzo che ho finito di leggere questa estate e di cui adoro la cover. Ringrazio l'autrice che mi ha gentilmente inviato il romanzo.
Titolo: Sull'Orlo del VesproAutore: Amina HavetEditore: Amazon Kindle Edition + Lulu.comISBN13 (Asin) kindle: B00AN5VJTSPrezzo: $13.36 (cartaceo); $3.44 (ebook)Pagine: 319 p.Genere: RomanzoSottogenere: Urban FantasyAnno di pubblicazione: 2012
TramaLa noiosa vita di Cristopher Lancaster e del suo amico Edward Post viene messa a soqquadro quando il passato del ragazzo si fonde con il suo presente. Colpito da una pesante maledizione che lo costringe a vivere di notte e nascondersi di giorno, Cris ha trascorso la sua esistenza occultando la sua identità e cacciando creature soprannaturali. Tra colpi di scena e situazioni al limite del verosimile, il nostro protagonista dovrà affrontare la sua più grande paura per liberarsi dalla maledizione e proteggere le persone a lui più care.
Il mio voto
La mia recensione
È passato un po’ di tempo da quando ho terminato la lettura di “Sull’Orlo del Vespro” di Amina Havet, ma questa storia urban fantasy è ancora abbastanza vivida nella mia memoria. Questo libro ha una trama dal sapore magico e ironico, presenta personaggi parecchio vivi che mi hanno divertita, insomma…un piacevole intrattenimento che, però, presenta numerose e non tralasciabili pecche a livello di editing che purtroppo ne appesantiscono la lettura. Christopher è un ragazzo speciale: al’apparenza potrebbe sembrare normale e ordinario, ma in realtà nasconde un enorme segreto. Vittima di una secolare maledizione, di giorno è costretto a mutare sembianze in quelle di un gatto nero e questo gli crea non pochi problemi. Per fortuna il suo coinquilino nonché grande amico Edward è altrettanto strambo: lui è immortale e nonostante il suo narcisismo estremo, non può vedere la sua immagine riflessa, il che è una vera disgrazia per il suo ego. Le vite dei due giovani trascorrono tranquille ormai da un bel po’ di anni, ma improvvisamente qualcosa muta il corso delle loro esistenze. L’incontro di Cristopher con la dolce Sophie porta scompiglio nel loro appartamento e sconvolge irrimediabilmente le loro vite. I due amici, infatti, non sono solamente strani, ma anche dei cacciatori di creature paranormali, e quando scoprono che Sophie è coinvolta nella magia tutto cambia perché si insinua nelle loro menti il sospetto che lei sia in combutta con Calliope, la strega che secoli prima aveva condannato Cristopher a un’esistenza non del tutto umana. Così le cose si complicano e nuovi nemici spuntano all’orizzonte… Quando ho iniziato a leggere questo libro ho capito subito una cosa: la storia era molto carina e simpatica e le situazioni raccontate veramente piacevoli. L’intreccio di questo libro è vivace e ci sono molte parti che si leggono con il sorriso sulle labbra. Le vicende si seguono con facilità e grazie all’ironia che permea ogni frase e dialogo non si fatica a portare a termine la lettura. Ho apprezzato particolarmente l’idea di base dell’opera e la magia protagonista della storia, anche l’inserimento della parte sugli Elementali mi è sembrata decisamente interessante e mi ha incuriosito. Il mondo magico creato dall’autrice è fantasioso e variegato e sicuramente affascinerà coloro che come me sono inclini ad amare le storie di magia. Alcune cose, però, devo ammettere di non averle comprese del tutto, ma spero vengano spiegate in un seguito perché il finale è aperto e fa pensare a un continuo delle vicende. Il punto forte del romanzo sono, a mio parere, i personaggi sia primari che secondari. Tutti, sono definiti benissimo e caratterialmente interessanti, ognuno ha un proprio modo di vedere le cose, una personalità spiccata, e fa fronte agli avvenimenti seguendo l’indole che lo caratterizza. Mi sono piaciuti moltissimo. Forse, però, in qualche occasione i loro pensieri e i dialoghi risultano troppo adolescenziali rispetto all’età che hanno e questo fa perdere un pizzico di autenticità agli avvenimenti. Cristopher è un ragazzo serio e guardingo, non si fida molto degli altri a causa delle sue passate esperienze con la magia nera, è timido e altruista, sente molto il peso della sua maledizione perché l’ha costretto a vivere in solitudine fino all’incontro con Edward e, quindi, nel suo carattere c’è anche molta tristezza. D’altro canto, Edward è spigliato, fanatico, egocentrico e un po’ infantile, gli piace essere un dongiovanni e spendere il suo patrimonio in cose lussuose, è divertente e ironico…è il mio preferito! L’ho adorato! Ma mi è piaciuta tantissimo anche Claretta, amica e coinquilina di Sophie, bravissima in cucina e sempre pronta a tirare fuori le unghie in presenza di Edward. Sì, proprio così. I battibecchi tra questi due personaggi sono tra le cose più deliziose del romanzo e mi hanno divertita un sacco! Ho sperato di veder succedere qualcosa tra loro perché sotto le scaramucce e i dispetti che si fanno continuamente l’attrazione è palese, ma credo che dovrò aspettare di leggere il seguito della storia per sapere se l’amore sboccerà. Io spero di sì! Sophie, invece, mi è rimasta sempre un po’ antipatica, non so spiegare il motivo, forse solo perché è una ragazza che cede troppo facilmente alle lacrime, ma devo ammettere che negli ultimi capitoli acquista più sicurezza e maggiore caparbietà, quindi sono fiduciosa verso di lei. E poi va menzionata assolutamente Amalia che con la sua parlata romana e il suo modo di fare non può non conquistare i lettori! La storia d’amore tra Cristopher e Sophie è molto dolce e ingenua, giovanile, sicuramente pura, però io ho preferito il continuo azzuffamento di Edward e Claretta perché ha reso la narrazione molto più interessante e vivace, mentre il sentimento tra i protagonisti per quanto tenero e delicato non mi ha coinvolta totalmente. Il costante pepe innocuo tra gli altri due, invece, dà quel tocco spumeggiante e frizzante che contribuisce a ravvivare la narrazione e che fa sperare sospirando in una dichiarazione romantica o almeno in un futuro avvicinamento. Il punto debole del romanzo è da riscontrarsi nel testo perché avrebbe bisogno di un editing più accurato. Ci tengo a precisare che si tratta di un’opera autopubblicata, quindi refusi e imprecisioni si possono trovare ovviamente, però in questo caso non ci si può non far attenzione. Durante la lettura, spesso mi sono fermata senza riuscire a riprendere immediatamente in mano il libro perché la scarsa correzione appesantiva il romanzo, ed è un vero peccato perché l’opera è decisamente gradevole e con un lavoro di revisione più approfondito sarebbe migliore. Ciò non è da confondere con lo stile dell’autrice che ho trovato semplice e scorrevole, però i troppi errori hanno inciso sulla fluidità del testo e spesso portato a una perdita di attenzione da parte mia. La narrazione è sviluppata in modo abbastanza buono, anche se forse alcune parti avrebbero richiesto un maggiore approfondimento e magari qualche spiegazione in più; a volte ci si ritrova davanti a veri e propri stacchi narrativi e questo mi ha un po’ spaesato, ma in definitiva il modo di raccontare di Amina Havet mi è piaciuto e confido che possa migliorare tanto con l'esperienza e dare ancor di più libero sfogo alla sua notevole immaginazione. “Sull’Orlo del Vespro” è un romanzo d’esordio semplice ma con molti spunti singolari e, senza tener conto delle imprecisioni che possono essere trovate nel testo e che sicuramente verranno corrette, mi sento di consigliarlo a lettori giovani che vogliono una storia magica e ricca di avventura e ironia.
Monia Iori
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