Miei cari,
questa foto trovata su FB mi ha spinto a una breve riflessione sulla festa della mamma e sulla maternità in generale. Premetto che non avendo figli ma essendo io figlia, sono assolutamente conscia del fatto che le mie sono solo opinioni personali, non il verbo e dunque cercherò di evitare una sequela di banalità.
Una volta mia zia Pia mi disse che la maternità affascina e fui subito d’accordo con lei. Innanzi tutto, è una cosa naturale, tendenzialmente ogni donna vi è in qualche modo portata. Secondariamente, l’idea di un figlio fa paura di sicuro ma è comunque qualcosa a cui non si può non pensare, un essere che viene da te, che in qualche maniera è destinato ad eternarti. Come sempre però, non è tutto rosa e fiori e anzi, il lavoro del genitore è forse quello più complesso del mondo.
Ma dove vuoi andare a parare, Rorina cara? Direte voi.
Vorrei dedicare questo post a quelle madri che lo sono soltanto fisicamente o geneticamente ma che mentalmente non lo sono mai. Non mi riferisco a chi per paura di molteplici cose abbandona i figli nei cassonetti o addirittura li uccide ma a coloro che magari cercano anche di dare, da un punto di vista materiale, tutto ciò che possono ad un figlio ma che poi non lo guardano mai negli occhi, non riescono a capire le sue angosce, non si mettono mai nei loro panni e forse non lo amano neanche davvero.
Sono tante le madri che non riescono a prescindere dal proprio egoismo e non riescono a mettere i figli dinnanzi a tutto, perché è difficile, è complicato e diciamocelo, non fa piacere. Vorrei dedicare questo post a chi sa solo urlare e pretendere senza mai darti una carezza, a chi ti guarda giudicandoti ma senza capire le tue ragioni, a chi ti ha messo al mondo ma non sa neppure qual è il tuo piatto preferito, a chi non vuole che tu faccia tardi la sera non perché ha paura che ti succeda qualcosa ma perché non può stare in ansia. Vorrei che le persone così leggessero questo post e capissero, anche se non capiranno mai. Vorrei che le persone che crescono un figlio nell’indifferenza certo sono meno terribili di chi lo abbandona ma comunque non sono da lodare. La festa della mamma non è la vostra festa.