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Sulla Luna con Google

Creato il 20 febbraio 2014 da Media Inaf

È forse il più grande Xmoonstarstalent show mai organizzato ma in lizza non ci sono cantanti, ballerini o attori. Qui l’obiettivo è leggermente più ambizioso, perché si tratta di arrivare sulla luna entro il 2015 con una missione privata e rilasciare un robot in grado di scorrazzare sulla superficie del nostro satellite naturale per almeno 500 metri. E come nei migliori show televisivi, il veicolo deve essere in grado di documentare l’impresa riprendendo video ed immagini ad alta definizione da inviare alla giuria (e non solo) qui sulla Terra. Ai vincitori  verrà staccato un bell’assegno, recentemente passato da 30 a 40 milioni di dollari.  Ecco in estrema sintesi la sfida lanciata da Google con il suo Lunar XPRIZE. La competizione, partita  ufficialmente nel 2010 ha raccolto ben 33 candidature di team di tutto il mondo, Italia compresa, ed ora entra nel vivo con la fase finale. Una giuria indipendente composta da 9 membri ha infatti appena selezionato i cinque team che si contenderanno 6 milioni di dollari nelle sfide per i cosiddetti Milestone Prize, ovvero obiettivi intermedi di avvicinamento alla meta finale, la Luna appunto.

Anche questa idea di premi intermedi vi dà un senso di deja vu e vi ricorda un recente programma televisivo, il cui nome aveva a che fare con la capitale della Cina? Beh sì, avete ragione ma volete mettere le avventure delle coppie di vip o pseudo sconosciuti  che si litigano un fortuito passaggio per attraversare il delta del Mekong con la serrata competizione a colpi di idee, software, materiali hi-tech per primeggiare tra sistemi di atterraggio lunare morbido, mobilità extraterrestre e streaming video spaziali in full HD da 400.000 chilometri di distanza?

In questa nuova fase del Google Lunar XPRIZE i gruppi Astrobotic  e Moon Express dagli Stati Uniti, Hakuto dal Giappone, Part-Time-Scientists dalla Germania e Team Indus dall’India si contenderanno i premi intermedi inviando alla giuria entro settembre prossimo la documentazione richiesta e poi convincendo i valutatori con simulazioni e test sulla qualità e fattibilità delle loro proposte.

Per rendere il tutto ancora più avvincente e dare un nuovo tocco di suspense che non guasta mai, Google potrebbe aggiungere nei mesi prossimi ulteriori premi intermedi.  Questi sarebbero legati a importanti risultati tecnici ottenuti dalle missioni in lizza dopo il loro lancio, sulla traiettoria verso la Luna. E allora, vinca il migliore. E buona visione…

Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani


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