Non azzeccatissima la nomina di Giovanna Melandri al MAXXI in questo momento.
Più che altro da questo governo mi sarei aspettata una scelta più internazionale, più visionaria, più aperta e meno passabile di accusa lottizzatoria.
Pessimo (lo dico con l’affetto che ho per lui) Matteo Orfini che rimpiange Pio Baldi (che a guardare il CV fa sempre parte della casta culturale dell’ultimo ventennio, tanto vicina alla politica).
Insomma anche stavolta l’eterna dicotomia interna correntizia riesce ad avere la meglio sui pensieri lunghi di cui avrebbe bisogno la cultura italiana.
Registro anche e comicamente;
Quando fu nominato Pio Baldi, il Corriere riportò le parole del ministro Bondi: “Baldi è stato il padre ideale del Maxxi, avendone promosso il progetto fin dal 1998″.
Oggi viene nominata Giovanna Melandri e viene detto: “La nascita del Maxxi si deve al lavoro di Giovanna Melandri, alla sua esperienza e alla sua consistente caratura internazionale”.
Se posso permettermi la nascita di un museo è sempre una cosa bella per il Paese. Appartiene al Paese ed è bello che lo Stato lo faccia funzionare al meglio.