Questo è davvero molto, molto bello, uno di quei libri che poi, finita la prima tiratura, diviene oggetto di caccia da parte dei bibliofili. Uno sguardo particolare al mondo, nello specifico quello dell’arte, con molti richiami ad altri campi dello scibile umano. Il mondo dalla panchina, dai giardini ai parchi pubblici, visti attraverso gli sguardi degli artisti.
Woody Allen, Peynet, Diane Arbus, Monet, Sartre, nomi presenti insieme a molti altri in questo splendido libro! Studioso e docente di teoria del Paesaggio
Sulla panchina, Michael Jakob, Einaudi
Percorsi dello sguardo nei giardini e nell’arte
Traduzione di Graziella Girardello
Quando ci sediamo su una panchina in cerca di un momento di riposo o per godere della vista di un paesaggio, quasi mai ci rendiamo conto di quanto questo oggetto, in apparenza banale e insignificante, funzioni come una vera e propria macchina visiva, «intelligente e visionaria», in grado di farci comprendere la realtà che abitiamo. Obbedendo a una semplice quanto efficace strategia visiva, la panchina, mentre apparta dal flusso del mondo, crea situazioni e paesaggi particolari, insegna, suscita, cita. Orienta il nostro sguardo e modella il nostro stato d’animo.
Michael Jakob ci guida in un viaggio sorprendente attraverso i giardini e le epoche, dalla Toscana rinascimentale alla Francia del Settecento, dalla Russia degli anni Venti ai paesaggi industriali della contemporaneità, provando a ricostruire le molteplici vite di un’entità desueta: dalle panchine reali, come le «panche di via» di Firenze o Pienza e quelle stravaganti di Bomarzo, a quelle letterarie (Rousseau, Stifter, Sartre), artistiche (Manet, Monet, Van Gogh, Liebermann) o cinematografiche (Vertov, Antonioni). Un saggio di cultura visuale colto e raffinato, accessibile – per il fascino dei temi, l’originalità dell’impostazione, l’eleganza della scrittura e la ricchezza dell’apparato iconografico – anche al lettore curioso.