Mancano un paio di settimane al Festival Internacional de la Vendimia de Ica che si svolgerà in Perù, come di consueto, agli inizi del mese di marzo. Ma i preparativi fervono, per quello che è, a tutti gli effetti, uno degli appuntamenti principali dedicati ai vini e alle uve del Sud America.
Proprio nel dipartimento di Ica, a sud di Lima, si snoda la Ruta del Pisco che, con i suoi vigneti (tra i migliori del continente sud americano) e le antiche botteghe coloniali attraversa un territorio in cui le colline coltivate a uva si alternano a dune, deserti e specchi d’acqua.
In attesa di percorrere molto presto la Panamericana in direzione sud, vi racconto dunque qualche curiosità su questo territorio che ospita i vigneti più antichi di tutta la regione, risalenti agli anni tra il 1540 e il 1560. Dalle uve della zona, oltre al vino, qui si producono infatti la cachina e il pisco, acquavite prodotta da circa 500 viticoltori presenti nei dipartimenti di Lima, Ica, Arequipa e Moquegua a tutti gli effetti considerata bevanda nazionale. Prodotta in tre tipologie (Quebranta, Italia e Acholado) deriva la sua produzione dai tempi della dominazione spagnola a Ica dove era distillato in haciendas private e poi venduto ai marinai diretti al porto di Pisco. Ma Ica, considerata una vera e propria oasi verde in quest’area del Perù, è conosciuta anche per la grande produzione di asparagi, cotone e frutta, oltre a essere considerata la migliore regione vinicola del paese.
Ma sulla Ruta del Pisco e nei dintorni di Ica i paesaggi cambiano e regalano infinite suggestioni. Come quelle del deserto, che qui custodisce la laguna chiamata Huacachina e imponenti dune di sabbia alte più di 100 metri, paradiso per gli amanti del sandboard e delle dune buggies.
Nella zona si trova anche la Riserva Naturale di Paracas, di cui fanno parte le Islas Ballestas, uno dei più ricchi ecosistemi marini del mondo, che si estende su una superficie di circa 3.350 ettari e che vanta la più alta concentrazione di leoni marini del paese e, poco più a sud, le linee di Nasca, uno dei maggiori enigmi archeologici del mondo, dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco nel 1994.
E in attesa di visitare Lima e la costa sud che mi porterà verso Paracas e Ica, oggi sono in viaggio verso Londra. Mi attendono due giorni dedicati al gusto con una degustazione di mozzarella di bufala dop nelle sue più svariate interpretazioni (grazie al tour europeo de Le Strade della Mozzarella), l’intervista con la brigata di Michel Roux Jr al Roux at Parliament Square e una cena, spero illuminante, da Virgilio Martìnez al Lima Floral per iniziare a immergermi nei gusti e nella cultura sud Americana. Stay tuned!