Magazine Diario personale

Sulla stessa barca

Da Astonvilla
SULLA STESSA BARCA
In questi giorni sto' facendo parecchi colloqui con ragazzi e ragazze che si candidano per la stagione estiva come animatori in modo da spedirli poi,se fanno al caso mio,nelle strutture a cui la mia agenzia dara' animazione questa estate.
Come sempre mi ritrovo davanti un panorama piu' variegato che mai;dallo studente del quarto anno che ha tutta l'estate a disposizione a quello del quinto che invece e' disponibile solo dal 20 luglio,dal rumeno che farebbe qualunque lavoro al venticinquenne che si presenta con la mamma,dalla ragazzetta che vorrebbe fare il miniclub e come esperienza mi dice che al sabato pomeriggio per 2 ore guarda in nipotini a quella bella tosta che appena la vedi capisci che fa' al caso tuo.
In tutti questi ragazzi vedo un inquietudine che mi mette tristezza,anche io tanti anni fa andavo a fare colloqui ma era chiaro che si trattava di un allegra parentesi da fare fra tante altre opportunita' mentre per loro questa e' una sorta di ancora di salvezza,un qualcosa che permette loro di passare l'estate senza spendere e guadagnando qualcosa che non andra' piu',come un tempo,per i vizi ma servira' per le tasse universitarie e per non gravare troppo sulla famiglia almeno per un po'.
Mi arrivano curriculum di 50 enni che nella vita hanno fatto tutt'altro ma che spinti dalla disperazione sono pronti ad affrontare un mondo a loro totalmente sconosciuto lasciando affetti e figli a casa.
Ovviamente non posso prenderli in considerazione ma e' una cosa davvero triste.
Una cosa e' certa;siamo tutti sulla stessa barca,parlo coi boss delle strutture spesso,si delinea una stagione difficile,la prima veramente dura per il turismo,si parla di un calo di anche il 20%.
Ovviamente se non ci sono turisti le strutture hanno meno da spendere per l'animazione,io ho meno da dare ai ragazzi e via di seguito...un gatto che si morde la coda.
Tempi duri ma da cui in qualche modo si deve uscire.

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