Papa Francesco sul diritto dei bambini di avere “un padre e una madre”, sbaglia e forse non le ha mai incontrate, mai “approfondite” e si limita (giustamente) a giudicare secondo il luogo comune. Capisco non possa fare altrimenti. Se mettesse in discussione il principio dell’unione dell’uomo e della donna, capisco che tutto il cattolicesimo crollerebbe, anche se ha resistito al fatto che il sole era fermo e non girava intorno alla terra, mettendo in discussione la centralità della Terra come luogo abitato dall’uomo, creato da Dio.
I bambini hanno bisogno di amore, stabilità e maturità affettiva, tutte cose che non hanno nulla a che fare con l’orientamento sessuale dei genitori o con la differenza di genere nella coppia. Punto. Questa è scienza. Generare e concepire purtroppo non sono caratteristiche che definiscono anche una buona genitorialità.
Sono certa che se il Papa conoscesse le famiglie omogenitoriali si accorgerebbe che non vi è alcuna differenza con le altre. E l’esercizio della verità come raccontata nel Vangelo, riguarda anche questo: confrontarsi con la realtà. Conoscerla.