sulle melusine o del pericolo

foto di Rebecca Pendel

Il linguaggio dell’acqua è un linguaggio allusivo. Tratta di una materia associata spesso a una mutevolezza che di volta in volta declina la sua forma imponendosi e guidando l’immaginazione entro un panorama che non è più quello che l’orizzonte sembra indicare.
Al cospetto della nebbia, della neve, della pioggia, della foschia, della rugiada, della brina l’acqua induce le atmosfere a qualcosa che si riconosce instabile, ma che allo stesso tempo i sensi ammettono in modo pervasivo. L’acqua induce anche le geografie a essere mutevoli secondo un’imponderabilità che rende mari, ruscelli, fiumi, canali, fonti luoghi che conservano nonostante l’apparenza a volte tranquilla, un pericolo. Ecco, le melusine sono creature legate all’acqua e a quel pericolo. Continua leggere qui

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Dopo “Il guardiano dei porci” sono molto contenta di aver nuovamente contribuito con “Melusina e melusine” al bellissimo blog/progetto riguardante le fiabe ideato da Francesca Matteoni. Stavolta si è trattato di effettuare una breve ricognizione intorno alla figura di Melusina, mitica fanciulla acquatica a me particolarmente cara.