SAINT LAURENT
Archiviate le sfilate: ieri è calato il sipario anche a Parigi dove hanno sfilato i marchi storici da Dior a Chanel, da Hermès fino al new look di Saint Laurent insieme a nomi storici che ormai prediligono il palco parigino: Valentino e Stella McCartney tra gli altri.Bombardate da proposte, look e defilé una pensiero si impone: la moda è uno show che deve sorprendere, vedi le fantasie tutte scacchi di Louis Vuitton e quelle simil-alveari di Alexander McQueen, ma è anche uno specchio in cui riflettersi. In linea con i tempi di crisi, dunque, non potevano esserci colori sgargianti e forme pompose, ma solo uno stile low profile fatto di linee basic e total black bilanciato da un tocco di white. Il colore più accesso? Il rosso in tutte le sue sfumature dal carminio al cremisi fino al classico Valentino.
Tra gonne e vestiti si è imposto una certezza: l'eleganza dello smoking o tuxedo. L' eleganza sobria, minimalista di una donna che sa farsi notare anche in pantaloni e giacca. Perché lo stile è innato.Donne senza gonne, classiche e sofisticate in skinny aderenti e tuxedo stretch. Con fiocchi o jabot al collo e cappelli in feltro nero. Questa è la sfilata più attesa firmata Heide Slimane al suo esordio come direttore creativo per Saint Laurent. Quella più discussa e bistrattata tra chi si aspettava chissà che e chi ha visto il trionfo di un'anima rock-chic. Io l'ho adorata anche nella variante "donne in lungo, con ampie mantelle stile Milady di D'Artagnan".
Camicie e trasparenze anche da Valentino dove i pantaloni si fanno morbidi. Per una donna dalla bellezza eterea e impalpabile come i tessuti couture dello storico marchio.
Linee morbide e drappeggi in pieno stile Alber Elbaz per Lanvin.
Essenziale nelle forme ma puro nel risultato Maison Martin Margiela.
Adoperate short e minigonne con parsimonia... le lunghezze si sono ridimensionate e con loro anche il gusto.