Sullo stesso piano

La consuetudine vuole che sia il giornalista a mettere alle strette il politico e non il contrario. Eppure ieri sera, durante la puntata di Ballarò, è stato Nichi Vendola a mettere in difficoltà il vicedirettore del Giornale, Alessandro Sallusti. “Non prova un brivido per quell’eccesso di confidenza, anche intima, con chi viene accusato come Gheddafi, da Amnesty International, di avere in Libia lager per migranti?”, ha chiesto il politico al giornalista. Sallusti, incassando, ha invece risposto: “Io ho sentito un brivido anche quando lei ha detto che il suo eroe è Carlo Giuliani”. Ora, quello che sorprende non è la dialettica delle parti bensì lo stesso piano che politico e giornalista arrivano ad assumere come due contendenti in piena campagna elettorale che si accusano reciprocamente. Avviene, perciò, uno sdoppiamento inappropriato dei ruoli. Un politico che incalza il giornalista è sintomatico di come spesso quest’ultimo (da intendersi in chiave bipartisan) eserciti, attraverso il suo giornale, una mera propaganda. Credo ci siano diverse analogie tra quanto si è visto ieri sera e il famoso vaffa di D’Alema. Una su tutte, almeno: Sallusti.