Magazine Cultura

Summer on a Secretary Beach #18 – La passione, la fatica e l’indifferenza

Creato il 23 luglio 2015 da Il Gazzettino Del Bel Mondo

4

image

Questa volta non riesco proprio ad essere ironico. Una bella iniziativa sulla carta… il Summer Beach Festival di Pietra Ligure. Musica sulla spiaggia -dal rock all’ ‘alternative’ – e, soprattutto, un fiorire di passione. Per chi organizza e per chi suona. Ma non tutto va per il verso giusto. Ad esempio, gli amici Flower Flesh hanno vissuto questa esperienza per nulla edificante; la parola al tastierista Alberto Sgarlato  (testimonianza tratta dal profilo Facebook) : ‘  Allora, siccome mi ritengo un signore tacerò pubblicamente il nome della nostra “location”, tanto molti di voi la sanno già. Mi limiterò a raccontare i fatti. Eccoli:
Il primo ad arrivare è stato il nostro chitarrista e – in teoria – come promesso dall’associazione bagni marini, almeno una pedana come palco avrebbero dovuto farcela trovare.
Lui ha chiesto soltanto, molto educatamente, “dove ci mettiamo”?
Risposta sgarbatissima: “Non possiamo mica mandare via la gente per voi!”
Ci hanno “parcheggiati” in un angolo con tutta la nostra roba ammassata finchè non sono andati via tutti, ci siamo montati tutto da soli, pedana compresa, sotto il sole. Non uno che si sia degnato di venire a chiederci se volevamo anche solo un bicchiere d’acqua fresca.
Mentre montavamo hanno chiuso il bar/ristorante in fretta e furia e non ci hanno neanche chiesto se volevamo mangiare qualcosa.
Gli stessi sono andati ad aprire un gazebo/stand sulla passeggiata dove in 10 minuti avevano finito tutto. Quando abbiamo finito di montare siamo saliti lì nel gazebo a chiedere se ci davano qualcosa. Erano rimaste solo un po’ di patatine e la birra. Ce le hanno fatte pagare 4.50 a testa, le patatine erano fredde, di gomma e facevano schifo.
Ma la cosa che mi scoccia di più è la sensazione di offrire un servizio che non viene percepito come tale, ma come un fastidio di cui gli organizzatori vogliono sbarazzarsi al più presto.
Posso esprimere la mia più spassionata solidarietà all’amico musico Alberto Sgarlato (nonché a tutta la band) e offrirmi come piccolo megafono per sostenere chi fa musica e denunciare simili storture? Queste cose non dovrebbero succedere e non recano onore alla bella e generosa Pietra Ligure che amo per questi e altri motivi.
Ora non sono qui a fare il guastafeste ma a sottolineare che ci dovrebbe essere un po’ più di sensibilità  (che, comunque, altrove, non è  mancata). Suvvia… se no continueremo ad essere quelli del “torta di riso finita” (R.S.)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog