Ieri sera (23 luglio 2015) a Pietra Ligure si è rinnovato l’appuntamento on the road con il Teatro della Tosse. Scacco matto ovvero uno spettacolo itinerante tra i budelli della cittadina rivierasca alla ricerca delle pedine. Non le solite pedine, infatti – con mappa alla mano – ci si poteva imbattere in un cavallo dedito al peyote ed in altro più portato per le follie del varietà; torri con crisi d’identità poliglotte (Babele) e percettive (quella di Pisa); un alfiere machiavellico e l’altro tra pazzia e saggezza; un re depresso e alcolizzato ed una regina transgender. Ultimo il pedone, come ultima è la Morte; infatti è proprio lei – travestita da pedone – che si prende gioco degli spettatori trasformandoli in pedine per dare vita ad un’esilarante partita da giocare sulla scacchiera di Piazza San Nicolò. Un micropalio di Marostica sotto una luce bergmaniana stravolta da turisti recitanti degni di Qualcuno volò sul nido del cuculo.
Attori più che bravi nel coinvolgimento dei presenti, oltre che per doti riconosciute da anni di serio apprendistato (uehi, parliamo della Tosse).
Però, come spesso accade, i protagonisti sono stati i bambini. È sempre uno spettacolo nello spettacolo vederli attratti e presi dalla macchina teatrali, immersi in uno stupore spontaneo e genuino. In quel momento, loro riescono a cogliere quella magia che fonde ad arte realtà e finzione. I “personaggi” sono veri, come quelli delle favole e dei cartoni animati. I bambini interagiscono già nel momento in cui osservano e scorgono l’essenzialità fantasiosa della narrazionr scenica. Un vortice (e un vertice) che noi adulti abbiamo perso da un bel po’.
Stupendo strumento di intrattenimento intelligente, il teatro. (R.S.)
Fotografia – copyright Patrizia Farina