Sono una ragazza che si accontenta di poco – o esageratamente molto, dipende dai punti di vista – che credete?
Per esempio non avere più freddo mi rende felice e di conseguenza andare sempre di fretta, con le gambe nude, per questo centro storico che ogni giorno che passa diventa più bello e più brutto – perché dipende sempre dai punti di vista – mi fa stare bene.
Oppure mi inorgoglisce sentire associate al mio nome – e al mio lavoro di fine anno – le parole sinestesia e flânerie.
Mi piace giocare a fare le grandi (conoscendo bene le regole però) con l’amica di sempre mentre lei fotografa – e lo fa benissimo – e io scelgo abiti, trucco e location, per progetti belli, seri e pieni di risate come sempre.
Poi all’improvviso lui entra in negozio con in mano un bicchiere di tè freddo al limone e inizia ufficialmente – o almeno per me – la bella primavera napoletana, più bella della torrida estate, quella “del non torniamo a casa ancora, si sente addirittura profumo di fiori”.
E poi, la colonna sonora è proprio questa.
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