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SUNDAY POST. Pensiero fugace. La bestemmia.

Creato il 03 ottobre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
SUNDAY POST. Pensiero fugace. La bestemmia.Chissà cosa avrebbe detto suor Silviana del suo nipotino preferito! Ebbene si. Berlusconi nella sua famiglia ha avuto per molto tempo una zia suora di cui si vantava con i cattolici per fregargli qualche voto. Diciamolo, stavolta Silvio l’ha fatta grossa. La mania di raccontare barzellette, pur di passare da simpatico perfino fra le macerie di un terremoto, che oltretutto lo avevano eccitato a tal punto da voler tastare il culo della signora Lia Beltrami, gli ha fatto fare una figuraccia. Silvio ha bestemmiato senza se e senza ma. Ha tirato fuori uno di quei bestemmioni che gli scaricatori del porto di Genova non si sognerebbero mai neppure se un container dovesse cadergli sui piedi. E lo ha fatto mica in un attacco d’ira, semplicemente per far ridere i deficienti intorno. Dopo gli extracomunitari, i comunisti e gli ebrei alla fine è arrivato il turno del padreterno. Si è incazzata Rosy Bindi (e il Nano² non ha fatto una piega), poi si è incazzato l’Osservatore Romano e la cosa è diventata decisamente più seria. Ha scritto il giornale del Papa: “Deplorevoli battute che offendono il sentimento dei credenti e la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah”. Berlusconi, che è un genio, con una sola barzelletta ha centrato in pieno tre obiettivi: 1) ha offeso la Bindi; 2) ha offeso i cattolici; 3) ha offeso gli ebrei. Minzolini, che di quanto accaduto non ha detto una mazza, si è beccato questa volta una dura reprimenda da parte dei telespettatori cattolici dell’Aiart: “Gli organi di garanzia riflettano, perché ieri il Tg1 ha del tutto ignorato la notizia, oggi l'ha ridotta a una brevissima. Questo non è il tg di tutti gli italiani". E vivaddio (*), alla fine se ne sono accorti pure loro. In soccorso di Silvio è prontamente intervenuto monsignor Fisichella che, evidentemente per prebende, ha assolto il bestemmiatore. Ha detto Fisichella: “Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose", come dire che pur di farsi una risata bestemmiare è lecito. Al monsignore berlusconiano ha risposto Rosy Bindi: “Fin da piccola mi hanno insegnato a non pronunciare il nome del Signore invano. Sarò all'antica, ma mi amareggia profondamente e mi turba constatare che per un pastore della mia Chiesa ci sarebbero occasioni e circostanze nelle quali è possibile derogare anche dal secondo comandamento". Inutile citare l’Avvenire (tutti froci) e Famiglia Cristiana (comunisti di merda), a difendere Berlusconi pensa direttamente un monsignore, mica un pirla di giornalista qualsiasi.(*) Ma “vivaddio” si può dire, vero?

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