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Suocera a chi? il bon ton dei ruoli familiari

Da Postpopuli @PostPopuli

a cura del Maestro di Cerimonie Alberto Presutti

Quante parole si portano seco un marchio infamante o dispregiativo, corrispondendo a mestieri o a ruoli travisati nel sentire comune? Ecco che la parola “macellaio” rimanda più che a colui che vende carni, a qualcuno che non ha alcun rispetto per le “carni” altrui; similarmente questo fraintendimento avviene per il termine “suocera” che non inquadra il relativo ruolo famigliare, ma si esplica, per i più, quale sinonimo di donna pettegola e “rompiscatole“.

SUOCERA A CHI? IL BON TON DEI RUOLI FAMILIARI

da http://www.toneoperi.altervista.org

Per troppo tempo si è immaginato la suocera come una burbera anziana che presiede, autoritariamente, all’iter familiare della famiglia del figlio, di cui è immancabilmente gelosa.

Invece, la nomea della suocera deve essere riqualificata, quale donna che avendo maturato una esperienza di vita famigliare, essendo stata a sua volta nuora, può essere d’aiuto e di soccorso in tante evenienze.  Il Bon Ton, questo ruolo, si prefigge di ristabilire.

Non si può pretendere che la suocera abbia una visione della vita che collimi perfettamente con quella della più giovane, nuora, ma costei non può nè deve relazionarsi sempre in controtendenza ai valori della suocera, e se non li apprezza, sia per educazione che per amore e rispetto del proprio marito, non li contrarierà, però, di continuo.

Nel caso di invasione di campo della suocera, che può tendere, spesso per amorevole scrupolo, ad insinuarsi nei modi di gestire i nipoti ed il figlio stesso da parte della nuora, criticando quanto, secondo lei, è sbagliato, la nuora, con calma, cercherà di spiegare le sue ragioni, rimarcando che a lei e al marito le cose piacciono essere condotte in quel modo piuttosto che altrimenti.

Una suocera che abbia Bon Ton, comunque, eviterà sempre di metter il dito nelle situazioni di coppia, che, tranne casi e situazioni gravi, non le competono.

D’altronde, il Bon Ton suggerisce alla nuora di ascoltare e dialogare con la mamma del proprio sposo, entro i limiti del buon senso e del possibile, mai innescando rivalità per competizione femminile.

 


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