Suor Isabella Limongi, una storia che profuma di santità

Tutto ha avuto inizio nel leggere un manifesto mortuario particolare…l’annuncio del trapasso di una religiosa di San Vincenzo originaria di Lauria, precisamente di Seluci. La curiosità ha fatto il resto. Ma è bastato poco perchè la curiosità lasciasse il passo ad una necessità di approfondire la vita grandiosa di una donna santa di nome Isabella. Apprendere del suo sogno ardente di diventare suora missionaria, ascoltare il racconto coinvolgente della sua vita da chi l’ha conosciuta ha generato una crescente considerazione per una lauriota che in Eritrea ha dato il meglio di se, costruendo una struttura di accoglienza, vivendo la quotidianità con gli ultimi del mondo. Intervistare le sue consorelle (un’abruzzese e un eritrea) in lacrime, con i familiari dietro a seguire attimo per attimo il dialogo, mi ha lasciato un profondo segno e tanti pensieri. Ti accorgi anche che puoi diventare piccolo strumento positivo per far conoscere quanto sia stata rilevante una persona che da piccola ha frequentato il convento delle suore del rione inferiore per poi spiccare il volo a Portici e poi in Africa. Durante l’intervista, martoriata da una mosca che non ha lasciato in pace le suore, riflettevo sul fatto che una esperienza umana così bella rischiava quasi di passare inosservata. Grazie anche a don Vincenzo Iacovino invece questa storia bellissima verrà documentata, valorizzata. Saranno giorni di lavoro per confezionare una buona pagina del giornale che può far da base per ricerche ulteriori. Intanto, lanciare il video dell’intervista in tutto il mondo è già un primo tassello importante. In questi momenti mi accorgo che nel “piccolissimo” l’Eco ha un senso pur se tra mille contraddizioni e tante perplessità. Forse “inconsapevolmente” viene attravesato da scie luminose come quella di suor Isabella che lo scuotono in profondità.