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Sono sparsi ovunque attorno a noi, ma per noi sono qualcosa di insolito. I pianeti extrasolari più comuni- stando almeno alle attuali rilevazioni di Kepler- sono infatti di un tipo differente rispetto a quelli del nostro sistema solare, con caratteristiche peculiari.NELLA GALASSIA, I PIANETI PIÙ DIFFUSI SONO I “SOTTO-NETTUNI”Questi mondi alieni hanno infatti una dimensione più grande della Terra (con un diametro da 2 a 4 volte maggiore), ma non possono essere definiti né super-Terre né mini-Nettuni, come ha affermato l’astronomo della NASA Geoff Marcy , uno dei più attivi e noti “cacciatori di pianeti”, durante l’ultimo meeting annuale dell’ American Association for the Advancement of Science che si è svolto nei giorni scorsi in California.Marcy preferisce, per il momento, chiamarli “sub-Neptunes” ( “sotto-Nettuni”). In virtù dei dati raccolti dal telescopio orbitante, questi pianeti dovrebbero avere un nucleo di roccia avvolto in uno spesso strato di elio ed idrogeno. Una combinazione che li rende diversi dai pianeti rocciosi (come Mercurio, Venere, Terra e Marte), ma anche dai giganti gassosi (Giove e Saturno) e dai giganti ghiacciati (Nettuno e Urano). “Sono dominanti nel cosmo, ma non compaiono nel nostro sistema solare”, ha detto al simposio.Secondo l’astronomo, le analisi suggeriscono che i pianeti rocciosi non possono essere grandi più del doppio della Terra. Ma ciò non significa che bisogna smettere di cercare mondi alieni simili al nostro, anzi. Kepler, scandagliando una piccolissima parte della nostra galassia, ha già individuato decine di pianeti del genere e ciò dimostra che nella Via Lattea potrebbero essercene tantissimi così.POTREBBERO ESISTERE MILIARDI DI COPIE DELLA TERRA