Superando il confine della filigrana: l’editoria di ieri ed il futuro di quella di oggi

E’ cambiato molto ed è tuttora in continua e rapida evoluzione quello che è il mestiere dell’editoria: tutto è iniziato a seguito della diffusione del personal computer (PC) e oggi giorno sono molti pochi gli autori e scrittori che scrivono i loro testi usando una classica macchina per scrivere o anche la matita o la semplice penna. Il mondo di oggi vive nei bit dello schermo del nostro computer portatile ed è proprio mediante il pc che hanno luogo tutte quelle che sono le fasi principali dell’editoria come ad esempio l’editing dei testi, l’eventuale realizzazione di grafici o disegni, l’elaborazione delle immagini che già nascono in parte digitali e infine l’impaginazione. Il prodotto che ne viene fuori, e che si dirigerà verso il ciclo industriale della stampa e della successiva confezione, è quindi  già un oggetto in digitale ovvero  un insieme di file nei diversi standard che permettono il susseguirsi e lo svolgersi delle fasi successive, le quali sono ancora digitali.

Il mondo dell’editoria digitale è così tutto racchiuso e prende piede e sviluppo proprio da questa serie di passaggi e fasi lavorative: ed ecco che si diffondono sempre di più e con un incremento che si prospetta aumentare di anno in anno dispositivi portatili dedicati alla lettura, software appositamente creati per PC e pocket PC e a seguito dei quali è stato creato ad hoc il neologismo ebook.

L’ebook può essere considerato, in maniera semplificata e certo non esaustiva, la versione “elettronica” del tradizionale libro cartaceo; nello specifico si tratta di un dispositivo dedicato alla lettura, un programma per la lettura che può essere eseguito su un dispositivo general-purpose, il file che archivia i contenuti da leggere o anche il sistema specifico che è alla base dell’erogazione e distribuzione di quei file per gli strumenti di lettura; infine, con il termine ebook si indica anche il contenuto digitale di ogni singola pubblicazione.

Insomma, c’è da aspettarsi grandi cose da quella che sembra la grande rivoluzione dell’editoria e che si prospetta come una fonte nuova e prosperosa di novità oltre che foriera di ulteriori ed entusiasmanti sviluppi.