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Superbike: intervista al pilota Aprilia Sylvain Guintoli

Da Motonews24 @Motonews24

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Sylvain Guintoli, francese di 30 anni, affiancherà Eugene Laverty in sella a una Aprilia RSV4 ufficiale nel Campionato Mondiale Superbike 2013, la moto che nella stagione appena conclusa ha conquistato il Titolo Mondiale Costruttori SBK e accompagnato Max Biaggi alla vittoria nel Campionato Piloti.

Guintoli, pilota di grande esperienza che corre con il numero 50 sulla carena, è nato a Montélimar nel giugno 1982. Con moto Aprilia ha corso nella classe 250 del Motomondiale dal 2001 al 2006. Vanta due stagioni, 2007 e 2008, nella classe MotoGP. Ha esordito nel WSBK nell’ultima gara della stagione 2009, sul circuito portoghese di Portimao. Negli ultimi tre anni di impegno nella World Superbike ha raccolto un totale di dieci podi, con tre vittorie e una pole position, terminando a fine campionato sempre nella top-ten della classifica piloti.

Sylvain, il 2013 ti vedrà in sella ad una Aprilia RSV4 ufficiale: come affronti questa nuova, importante esperienza?

Salire sulla moto campione del mondo è per me un onore, sento che si tratta dell’occasione più importante nella mia carriera di pilota. Molti mi hanno chiesto se avverto una particolare pressione, in realtà la voglia di fare bene e dimostrare il mio valore nella World Superbike supera ogni tipo di tensione!

Hai già avuto modo di “assaggiare” la tua nuova moto. Cosa ne pensi?

La cosa che più mi ha sorpreso è stata l’immediata naturalezza nella guida. Sia come posizione in sella che come feeling mi sono trovato subito “a casa”, nonostante in passato abbia guidato moto con caratteristiche molto diverse. La RSV4 è veloce, ma cosa più importante dispone di regolazioni che ti permettono di adattarla al tuo stile ed alle tue esigenze. E’ vero che solo la prima gara mostrerà i valori in gioco, sicuramente essere stati veloci nei test rappresenta già un buon punto di partenza.

Ai box ti confronti con un tecnico di grande esperienza come Aligi e con un Team che ha conquistato 4 mondiali negli ultimi tre anni. Com’è stato il primo approccio con la nuova squadra?

Sinceramente non poteva essere migliore. Aprilia mi ha messo a disposizione un team di assoluto livello, ogni componente della squadra sa cosa deve fare senza nemmeno bisogno di parlare. Per un pilota è rassicurante vedere efficienza e competenza nel box, ti permette di concentrare la tua attenzione sulla guida. Aligi poi è un capotecnico capace di “tradurre” in modifiche tecniche ogni mia singola sensazione. Lavorando con questa squadra ho capito perché hanno vinto così tanto!

Per i piloti questa è sempre una domanda difficile: cosa ti aspetti dalla stagione 2013?

Fare pronostici è difficile, e lo dico pensando in particolare allo scorso campionato che si è deciso all’ultima gara per solo mezzo punto. Io punto a fare bene, nel 2012 ho vinto tre gare e come primo obiettivo voglio superare questo record personale. Per il resto… ne riparliamo tra qualche mese.


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