Superdonne: alla Ricerca dell’Equilibrio Perduto

Creato il 29 giugno 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Postato il giugno 29, 2012 | LETTERATURA | Autore: Claudia Santonocito

Il breve test che troverete in basso è rivolto principalmente ad un pubblico femminile. Ma preghiamo i signori uomini che si accingono a leggere di prestare molta attenzione, ciò che segue potrebbe tornarvi molto utile.

Care donne, non barate, ne va della vostra salute.

a) Assumete ulteriori carichi di lavoro, oltre i vostri abituali, anche se non avete tempo di portarli a termine?

b) Avete difficoltà a dire no?

c) Vi preoccupate di venire giudicate negativamente se non vi assumete carichi di lavoro extra?

d) Pensate di non dovervi mai arrendere?

e) Avete problemi ad ammettere una sconfitta?

f) Vi sentite turbate o ansiose a seguito di nuove procedure di lavoro?

g) Volete che ognuno realizzi i compiti come fareste voi?

h) Ritenete che il posto di lavoro sia un luogo dove dovreste rimanere sempre serie?

Se avete risposto ad almeno quattro di queste domande, fossi in voi, continuerei a leggere.

Care donne moderne, novelle Biancaneve e Cenerentola su tacchi alti e messa in piega quasi perfetta, le statistiche dicono che siete sempre di corsa, ma adesso diamoci una calmata! Oltre ad essere madri, mogli, fidanzate siete anche delle eccellenti lavoratrici. Fin qui tutto bene e niente di nuovo. Ma non può filare tutto liscio. C’è dell’altro: burnout. Dietro una parola inglese ma dal suono francese si cela il nuovo male che affligge milioni di voi donne. Perché la sindrome da burnout altro non è che l’italiano “esaurimento nervoso”.

La psicologa statunitense Sherrie Bourg Carter, sfruttando la sua decennale esperienza, ne ha fatto un libro dall’accattivante titolo Superdonne. Attente a non scoppiare!, tradotto da Rossella Russo per Ghena. Il volume si presenta come un valido supporto per tutte coloro che non riescono a gestire il turbine quotidiano della loro vita da supereroine alle prese con casa, figli, marito, ufficio e colleghi. Attraverso una simpatica metafora automobilistica, l’autrice accompagna le sue lettrici, virtuali pazienti, in un check-up introspettivo volto all’identificazione dei loro problemi. Scandagliando il proprio intimo, analizzando la propria routine è possibile arrivare al nucleo da dove parte il malessere. È un’analisi approfondita e attenta quella della Carter che non manca di toccare tasti sempre più attuali come l’aumento di stress causato da telefoni cellulari, e-mail, social network che hanno fatto irruzione, sconvolgendo anche la vita delle donne più organizzate. Non mancano esempi di donne e pazienti che hanno chiesto aiuto per “mettere ordine” nella loro esistenza sempre più caotica, perché, come sottolinea l’autrice sempre più spesso si mette da parte il proprio io per eccellere nel lavoro e nella vita familiare. Individuando come la sindrome da burnout si manifesta sia a livello fisico (affaticamento, tachicardia, problemi ginecologici) che psicologico (perdita di interesse, isolamento) sono tanti i consigli per tutte quelle donne che si sentono soffocare, che non riescono a risalire il baratro della routine e godere appieno della loro vita, schiacciate ormai da impegni e consegne. Dal cibo alle bevande, senza dimenticare lo sport e gli hobby, la vostra psicologa personale vi condurrà alla realizzazione di un planning personalizzato all’interno del quale ritrovare voi stesse e il vostro equilibrio, spiegandovi anche come dire no in famiglia ma soprattutto a lavoro. Un piccolo aiuto psicologico da tenere in libreria e tirare fuori nel momento critico, del resto, “donne sull’orlo di una crisi di nervi”, ammettiamolo Almodóvar aveva capito tutto.



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