“Da quando sono arrivata mi sto infilzando con la forchetta, ci vuole un po’ ad abituarsi”. Ero ancora piu’ confuso, ma ormai ero dentro e – per la prima volta nella mia vita – percepivo anche le sensazioni di chi era di fronte a me senza dover guardare nei suoi occhi. Sentivo il suo cuore battere, le dita che si intrecciavano per ingannare l’attesa e l’imbarazzo. Cose di cui non mi ero mai curato. La mia vista era paralizzata, ma gli altri sensi si stavano liberando in un big bang emozionale. “Ciao, sono Dan. Scusa ma sono po’ sorpreso da tutto questo.” “Beh, anche io non avevo capito che ‘appuntamento al buio’ era da intendersi in senso letterale in un ristorante gestito da non vedenti!”. E ridemmo entrambi. Mi sentivo bene con lei, cercavo la sue pupilla e il suo iride attraverso il buio. Una sensazione incredibile. Intrigante e anche inquietante per certi versi. Sentivo un’atmosfera positiva, nonostante i nostri respiri si muovessero incerti in quell’oscurita’.
Playlist aggiornata
STAY TUNED PER LA QUARTA PARTE!!