Non sono molte le volte in cui mi sbilancio. Mi piace dire la mia opinione quanto tenermi dietro le quinte ma in questo caso voglio dare il mio modestissimo parere.
Il tema è la collaborazione tra Chiara Ferragni e Superga che sta già creando dibattiti (spesso inutili) nella blogosfera.
Da tempo ormai, ogni volta che Chiara collabora con un brand è sulla bocca di tutti e le critiche non mancano. C’è chi critica a prescindere e senza un reale motivo.
Il mio ragionamento è su due livelli: strategia digital e prodotto.
A livello digital in questo caso particolare la trovo un’operazione marketing azzeccata da entrambe le parti (molto più di Hogan e Yamamay per dire). Anche se molti sostengono che Chiara abbia fatto un favore a Superga (ndr).
Superga è un brand di cui ultimamente si sta parlando molto, soprattutto per aver scelto come testimonial Alexa Chung e Rita Ora (campagna che mi è piaciuta molto).
Ha scelto Chiara per una capsule collection: è la blogger con più numeri in Italia (ma non solo) ed è, a mio parere, azzeccatissima come immagine.
Allo stesso modo Superga è un brand perfettamente in target con i fan/follower di Chiara.
Funziona bene la strategia della Tab su Facebook (non ho la garanzia ma credo sarà così) perché porterà nuovi fan alla pagina.
Su Instagram hanno colto la palla al balzo per aprire un account italiano proprio adesso perché Chiara, si sa, è fortissima su Instagram.
Quindi il ritorno penso ci sia da entrambe le parti.
A livello di prodotto: nulla di nuovo. Crochet. Ok ma il crochet è la tendenza di adesso, giusto?
Personalmente, Superga mi piaceva già prima di questa collaborazione (vedi qui, qui e qui ad esempio) e la scelta del crochet la approvo. Me le metterei anche io e anche tante persone che sostengono il contrario solo perché “non metterei mai le scarpe della Ferragni”.
Per una volta diamo atto che è una bella collaborazione e #statesereni.
(Ho letto che anche Alessia cannella la pensa così)
Domanda per Superga: ma Twitter dov’è? Ho trovato solo quello UK.