..."c'è sempre qualcuno più in gamba di te".
Ovviamente si tratta di un duro colpo per il nostro Otto. Aveva considerato tutte le eventualità ma non questa, non il ritorno del Goblin alla sua massima potenza. La città è invasa da masse di criminali, tutte rigorosamente in maschera e lui è completamente solo. In città, infatti, la comunità dei supereroi non lo può vedere, i Vendicatori l'hanno cacciato, il sindaco vorrebbe impiccarlo, gli stessi cittadini lo considerano un maniaco e, per ultimi, i Spiderlings si sono rivelati dei meri traditori. Per di più, anche i Spider-bot mostrano un evidente malfunzionamento. Da essi, infatti, non arriva nessuna notifica di rapine o saccheggi e ben presto il nostro eroe si rende conto che o questi robottini sono entrati in sciopero, o qualcuno ne ha compromesso alcuni componenti. Così, invece di scendere in strada a sporcarsi le mani, Otto compie un check-up dei suoi robottini arrivando, infine, alla conclusione che il problema si trova nel riconoscimento facciale ideato da Uatu Jackson......e in effetti così.
Accertato l'inganno, trovare il responsabile è una cosa relativamente facile. Seguendo le tracce dell'Hacker, il nostro eroe, si spinge fin sotto la città, in prossimità delle fogne, l'ha dove il regno goblinesco si estende. Qui ha, finalmente, il primo glorioso incontro con la sua ombra, Il re dei goblin. Non aspettatevi però i classici fuochi artificiali che, volta per volta, hanno accompagnato incontri del genere. Fra i due avviene un dialogo, attorno ad un tavolo, teso ma controllato. Otto fa come al solito l'arrogante ma è il Goblin ha tenere il coltello dalla parte del manico. Basta, infatti, che pronunci una parolina magica, un nome anzi,.......che tutta la sicurezza del ragno superiore,
va a farsi benedire!
...ARRIVA!
Così la dichiarazione di guerra fra i due schieramenti è inevitabile. Convinto di aver già vinto, il Goblin, attacca Spider-Man con il suo dito folgorante e tutto sembra essere finito. Stavolta, però, è lui ha sottovalutare il suo avversario. Otto non sarebbe mai stato così stupido da andare in covo pieno di nemici di persona. Quello con cui Osborn ha parlato fino a quel momento non era altro che un ologramma solido creato dalla macchina che dava la vita a Stunner. Insomma per una volta è Spider-man a fregare il Goblin ma, purtroppo,.......non è che serva a molto!
In conclusione posso dire che questo primo numero non mi è davvero dispiaciuto. Ci sono delle cose che mi hanno lasciato un po' perplesso, come i Spiderlings di nuovo presenti nelle ultime pagine, ma tutto sommato non è male. Dan Slott è riuscito a gestire in maniera splendida il confronto fra i due personaggi e le sue ripercussioni. Il merito va anche in parte al suo disegnatore di fiducia, Giuseppe Camuncoli, un altro grande disegnatore Italiano. Insomma una buona storia e degli ottimi disegni, stavolta non si può volere di più !Concludendo...
La lega dei perdenti!