SuperXV Highlights

Quinta giornata di SuperRugby nel weekend: eventi salienti, uno scambio di sorprese tra australiani e sudafricani, mentre in Nuova Zelanda ci pensano i Crusaders a ridimensionare i sorprendenti Highlanders dei primi turni e gli Stormers ad andare ad approfondire la crisi dei Bulls, che si estende fino alla Vodacom Cup.
L'intera quinta giornata è resa interlocutoria dall'evento del prossimo weekend: Crusaders- Sharks a Twickenham, la prima partita di SuperRugby fuori da uno dei tre Paesi australi, e quanto fuori! Un bel modo per i Crusaders di far cassa dopo la perdita dell'AMI Stadium che li costringe a usare impianti piccoli e per la RFU di far qualcosa di tangibile e fruibile in ausilio ai terremotati. A venerdì eran stati già venduti 30.000 biglietti, del resto si stima che nell'area londinese risiedano circa un milione di sudafricani, 600.000 australiani e un quarto di milione di neozelandesi.
(Gli highlights delle partite sono nei link)
Australian Conference
Coi Brumbies at bye questo turno, a Brisbane i Reds del Nord sbriciolano i neofiti Rebels del Sud per 53-3, sette mete a zero, doppietta per il centro Michael Harris e 16 punti al piede di Quade Cooper. E' tutta una questione di forza e di ritmo, da far sembrare la partita un incontro tra categorie diverse.
Nella seconda partita sul suolo australiano, sorpresona dei Cheetahs che prendono la prima vittoria in casa dei Waratahs. 3-23 è il punteggio finale, due mete a zero. Fino all'ora di gioco sono i Cheethas a lavorare sulla disciplina dei padroni di casa, arrivando a condurre 3-9 (tre piazzati di Sias Ebersohn). Il dominio sei Cheetahs sui set pieces (fasi statiche) è totale, imbarazzante quasi: l'attacco Waratahs ha pochi possessi da giocare. All'ora di gioco calcio ad aprire alla sua ala di Barrick Barnes: o è meta o ... disastro: la seconda che ho detto, l'alona sudafricana Philip Snyman si invola per tutto il campo e segna la marcatura che spacca la partita. Al 76' i Cheetahs finalizzano nuovamente col centro Sarel Pretorius una lunga supremazia degli avanti. Non è ancora disponibile tra i Mieles Juan Smith ma l'altro lato del pack Free State è risistemato: è finalmente rientrato Henirich Broussow. Due sconfitte in fila dopo due vittorie iniziali per la franchigia di Sidney, inizialmente tra le candidate al titolo.
La sorpresa negativa dei Tahs viene compensata dalla vittoria in Sudafrica di Western Force sui Lions per 15-27, due mete (del centro Nick Cummins - quello Bergamasco like, first edition - e dell'ala Alfi Mafi) a zero e 15 punti di James O'Connor. Tutti di Elton Jantjies i punti dei Lions, con un drop. Nel secondo tempo i Lions recuperano la prima meta, si fanno sotto coi piazzati di Jantjies, fino al sorpasso 15-14 al 56' col drop sempre del giovane apertura di Johannesburg; ma pur in inferiorità numerica (giallo a O'Connor) dopo due minuti arrivava la meta di Mafi, pronto a farsi trovare a sostegno dell'estremo Cameron Shepherd che s'era fatto largo in una difesa distratta con un chip sul lato destro.
New Zealand Conference
- I Chiefs chiudono in casa la striscia sinora sempre vincente degli Sharks, battendoli 15-9 (punti al piede di Delany e un piazzato di Nanai-Williams contro Patrick Lambie, che ora rimarrà fuori per un mese). Infortunio non dapoco all'apertura di casa Stephen Donald.
- I Crusaders vanno a ridimensionare i sogni degli Highlanders, cui non basta il solito Adam Thomson, rifilandogli un 13-44 in casa, sei mete a una con doppietta di Israel Dagg. D'altronde, con due apriscatole come SBWilliams e Rob Fruean in mezzo, Kieran Read e Sam Whitelock davanti ... Nei guai l'apertura di casa Robbie Robinson: arrestato la sera dopo, con tanto di spray al peperoncino sugli occhi, dopo una rissa con un individuo mentre se ne tornava a casa a Dunedin, probabilmente non del tutto sobrio.
- Il derby dell'Isola Settentrionale tra Blues e Hurricanes è risolto a favore dei padroni di casa 41-17, cinque mete a una. Rene Ranger schierato all'ala destra fa sfracelli. Incredibile opportunità prima guadagnato poi persa dai Canes: a fine primo tempo sul 20-14, "vanno a rimbalzo" su una propria punizione finita sul palo, arrivano dentro all'area di meta ma si fanno buttare fuori prima di poter schiacciare palla a terra. Arrivano nonostante tutto sul 20-17 all'ora di gioco ma crollano nel finale, concedendo tre mete unanswered ai padroni di casa.
South African Conference
Detto di Sharks, Lions e Cheetahs, rimane la riedizione della finale dell'anno scorso al Loftus Versfeld: e gli Stormers confermano la loro solidità e il momento negativo dei Bulls, battendoli in casa 13-23. Una meta per parte, Bryan Habana e Bjorn Basson, passato e futuro. I Bulls impiegano mezz'ora per iscrivere i primi tre punti a referto con Mornè Steyn, avendone già subiti nove da Peter Grant. A riportare pienamente in gara i padroni di casa prima della fine del primo tempo è a meta di Basson - azione alla mano da mischia, uno sprint che bruciante a sinistra, poi un chip&chase a scavalcare la seconda linea difensiva, arriva Habana dal lato opposto, mette mano all'ovale ma gli schizza via; l'ex Griquas ha mantenuto la fede, non rallenta e si ritrova palla in mano in area di meta. A fine del primo tempo è 10-12. Nel secondo, Grant guadagna ulteriore spazio agli Stormers col suo piede, fino alla meta di Habana, una pura vendetta su Basson (gli strappa palla sulla linea, dopo averlo rincorso fino a raggiungerlo) che chiude la partita a dieci dalla fine.
Alla data guadagnerebbero i playoff come vincenti delle Conference i solidi Stormers (20 punti, unica squadra rimasta imbattuta in quattro gare giocate), i non più tanto sorprendenti Queensland Reds di Ewen Mckenzie e la macchina da guerra Crusaders (17 punti); le tre wild card andrebbero una per Conference, agli Sharks (19 punti), ai Blues (15) e ai Waratahs (14). Bulls e Highlanders mantengono il contatto a 13 punti, più indietro Force, Brumbies e Hurricanes a 11, poi i Chiefs con 10 punti,i Cheetahs e i Lions a 7, chiudono i Melbourne Rebels con 6.