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Surround yourself with love

Creato il 28 luglio 2014 da Agipsyinthekitchen

Ecco, cosa pensate quando vedete questa foto?

Perchè io quando mercoledì sera ho incrociato con lo sguardo questi due signori antichi, sono rimasta incantata.

Da tutto: era semplicemente perfetto.

Parlavano piano, vicini.

Lei soave: con una piccola borsa in vimini e una spilla a fenicottero. Ho invidiato il suo perfetto argento tra i capelli morbidi, e quella luce pacata negli occhi.

Lui si beveva di lei. Lui era completamente in lei, nelle movenze delle sue mani, nella delicatezza dei loro sguardi.

Ho pensato:

Cosa avranno superato insieme?Come si sono conosciuti? Qual’è stato il loro più grande dolore?Come lo hanno dimenticato e lasciato alle spalle?Cosa hanno fatto, quali passi hanno compiuto per dire un grande si all’Amore?

Nessuna relazione è perfetta. Il fatto è che quando si comincia una nuova storia d’amore, si pensa sempre sia per sempre.  Solo che si pensa di raggiungere questa perfezione senza il minimo sforzo. Troppi, alla prima difficoltà, decidono semplicemente di  voltare le spalle e andarsene.

Così, alla chetichella, senza troppi pensieri, come se l’amore fosse  qualcosa che non lascia strascichi, segni, quasi come se il rispetto per il cuore dell’altro fosse solo ipotecato a momenti di leggerezza passeggeri.

Invece no: l’amore è restare, credo. L’amore è dire: vedo ogni tuo lato, zone d’ombra incluse, e per queste, ti amo ancora di più.

L’amore richiede coraggio: guardarsi negli occhi, viversi fino al midollo dell’anima e non scappare di fronte a ciò che rende intollerabile anche ogni singolo difetto. restare e costruire, Finché morte non ci separi.

L’amore è condivisione: è dividere la casa,un quotidiano fatto di prime colazioni veloci e cene a piedi scalzi con un bicchiere di vino mentre fuori piove e cuoce il risotto.E’  farsi bastare gli stipendi e le esperienze, per non dover rimandare sogni, aspettative e progetti. I cattivi pensieri, le giornate no, quelle si, le risate isteriche, le crisi pre mestruali, gli scleri del capo, è alzarsi al mattino e baciarsi e chissenefrega dell’alito del risveglio. E’ dirsi una volta in più quanto si è belli, e una volta in meno quanto quel rossetto renda ridicole. E’ sentirsi dire ” non truccarti che mi piaci così come sei”, quando le occhiaie toccano il pavimento, i capelli sono in mood crespo e le sopracciglia non fatte. E’ ubriacarsi del sorriso dell’altro, baciarsi senza vischio, è rispondere subito al whatzup, meravigliarsi davanti a un “mi manchi” a metà pomeriggio.  E’ passare pigre domeniche di dicembre sul divano tra una maratona di Simpson e abbuffate di Pandoro pieni di zucchero a velo.

Si  riempiono le spaccature e le crepe con l’ oro, come con il Kitntsugi, così l’amore.

L’amore è non dirsi bugie: che siano bianche o nere queste parole, trattasi sempre di menzogne che vanno a ledere ogni rapporto. Chiarezza e onestà di intenti, sempre e per sempre. Nonostante faccia male, nonostante non ci piaccia. La verità vince su tutto. E su tutti.

E’ chiudere gli occhi e non dubitare di nessun dubbio, perché fedeltà e onestà sono alla base del rispetto conclamato reciproco. E’ riuscire a donarsi libertà e leggerezza, capendo che l’unica reale fonte e motivazione per sentirsi veramente liberi è quando si è nelle braccia dell’altro, nel famoso “pancino-culetto” della sera, o del mattino appena svegli.

Essere innamorati è la parte più romantica. i pomeriggi passati nel letto a fare l’amore, a scoprire i nei e le piccole ciccette tra le ossa e le curve della pancia. I tatuaggi e le cicatrici. E poi ancora: cene a lume di candela fino alle quattro del mattino, baci che durano cinque minuti, riprendere fiato e darsene altri mille, e così fino a che diventa mattino.

Credo però che l’Amore, quello vero, si sedimenti quando tutti questi momenti finiscono per lasciare il posto allo stress della vita quotidiana, quando si mettono in mezzo i genitori con le loro opinioni, gli amici con le loro pretese, le perplessità del circondario, quando ci si trova davanti ai propri limiti e SBANG, si deve cercare di trovare un compromesso tra quello che siamo, tra le nostre verità appurate e quello che in realtà il nostro amore ci chiede di essere, diventare e migliorare.

L’amore vero comincia quando le farfalle nello stomaco muoiono per lasciare il posto a un reale batticuore di felicità e emozione ogni volta che si è vicini.  Quando esce allo scoperto il peggio di noi, quando ci si ritrova immischiati in quotidianità e ritualità, anche a volte un po’ noiosa.

L’amore è quando dopo tutto questo, e grazie a tutto questo, si decide che comunque sia, si vuole quella persona, esattamente così com’è. Pacchetto completo: difetti, pregi, urla, porte sbattute in faccia, baci e abbracci.

E allora guardo questi due signori dal sapore romantico e dico: dopo i baci, gli abbracci, l’amore fatto e quello detto, le vacanze insieme, i quotidiani pesanti, i sacrifici, le battaglie, le reciproche intolleranze, le litigate, le bugie, i tradimenti, gli ostacoli superati, i figli, i problemi dei figli, i nipoti, i sorrisi, le lacrime, le risate, mare d’estate e neve in inverno, i camini accesi, la passione spenta e poi di nuovo ravvivata, mani che si intrecciano, mani che si salutano, mani che si lanciano piatti e mani che di nuovo si trovano unite.

Dopo tutto questo, la gioia di addormentarsi insieme, ogni sera da  anni tanti, tantissimi. Tra libri e fotografie di momenti felici, ricordandosi però che proprio quei momenti non fotografati hanno reso possibile la creazione di un album di ricordi così intento, vivido e vero.

 


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