Susan Sarandon definisce Ratzinger un nazista
L’attrice ha ragione, ecco perché…
di Iannozzi Giuseppe
Susan Sarandon, una donna che dice finalmente tutta la verità su Papa Benedetto XVI. Nel corso del finesettimana, all’Hampton Fim Festival, l’attrice racconta di aver regalato al Papa una copia del libro Dead man walking, scritto dalla suora Helen Prejean, e dal quale è stato tratto l’omonimo film. L’attrice sottolinea però: «L’altro Papa, Giovanni Paolo II, non il nazista che abbiamo adesso».
La Sarandon sa bene che Papa Benedetto XVI a 14 anni militava nella gioventù hitleriana. Bill Donohue, presidente della Lega Catolica, ribatte: “Al contrario di molti altri, Ratzinger si è rifiutato di partecipare ai meeting obbligatori. Ma, in realtà, ha disertato la gioventù hitleriana, ed è per questo che oggi gli ebrei lo considerano un amico e non un nemico”.
Già nel maggio 2009, durante il viaggio di Joseph Ratzinger, in Terra Santa, i giornali parlarono del Papa nella Gioventù hitleriana; e padre Federico Lombardi intervenne asserendo che “il Pontefice era stato iscritto non per sua volontà alla Hitlerjugend insieme agli altri giovani del seminario, ma non ha avuto nessuna partecipazione attiva all’organizzazione. Era un seminarista quando fu arruolato a forza nel corpo degli ausiliari per la difesa aerea, come accadde allora a tutti i giovani tedeschi”.
La Sarandon non ha fatto una gaffe, e sino ad ora non ha ritirato la sua dichiarazione. E preghiamo che mai lo faccia, perché non basta blaterare dal pulpito del Vaticano contro l’antisemitismo, quando ben sappiamo che Ratzinger è l’imputato maggiore, l’uomo di Chiesa che per anni ha occultato i crimini commessi dai preti pedofili e che oggi vorrebbe fare santo un nazifascista, Papa Pio XII, Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli.
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