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Suzuki sulle strade del Manx GP 2013

Da Motonews24 @Motonews24

Suzuki sulle strade del Manx GP 2013

Si è conclusa lo scorso 30 agosto l’emozionante avventura del pilota Federico Natali in sella alla Suzuki GSX-R 600 nel Manx Grand Prix. Il circuito stradale dell’Isola di Man, teatro dello storico Tourist Trophy, ha ospitato la 90ma edizione della gara dedicata ai piloti che debuttano sul circuito dello Snaefell Mountain Course, e il pilota di Viareggio si è dimostrato entusiasta dell’avventura appena conclusa:

“sognavo di correre sull’Isola di Man dal 2007, ma non ero pronto. La gara è molto dura, alla fine è come correre una prova di endurance. Il tempo totale impiegato per finire i 4 giri è stato di 1 ora e 28 minuti circa”.

Unico italiano al via della gara, il pilota Suzuki si è addossato la responsabilità di rappresentare il nostro Paese in una gara difficile, estrema per le difficoltà alle quali ogni debuttante deve far fronte e resa ancor più complicata dalla presenza di numerosi piloti irlandesi, geograficamente avvantaggiati nella conoscenza del tracciato anche fuori dal periodo di gare. Dopo aver partecipato all’ultima edizione della Sillano-Ospedaletto, valida per il Campionato Italiano Velocità in Salita, Federico ha potuto realizzare il suo sogno, mettendo a frutto la lunga esperienza in pista e nelle gare stradali, sfruttando al meglio la sua GSX-R 600. Un compito non facile comunque, considerata la complessità del tracciato di ben 60,720 km e la conseguente molteplicità di situazioni da imparare e “metabolizzare” rapidamente. Il fatto di poter contare sulla competitività della GSX-R 600 ha però agevolato questo compito:

“rispetto alle gare in pista o alle corse in salita, sull’Isola si affrontano circa una quindicina di chilometri attraverso il bosco in cui ci si imbatte in buche e asperità d’ogni genere. Bisogna lavorare molto sulle sospensioni, ammorbidire precarico e idraulica sia all’anteriore che al posteriore e lasciare libero l’ammortizzatore di sterzo. Si viaggia in perenne galleggiamento, e si affrontano salti e atterraggi che mandano a fondocorsa le sospensioni anche a 230 km/h! In questo senso la Suzuki GSX-R si è confermata la moto ideale, in quanto è estremamente facile da guidare, meno rigida e impegnativa di altre moto. La posizione di guida poi, per nulla sacrificata per essere una sportiva, garantisce di arrivare a fine gara senza avere i polsi doloranti o le braccia indolenzite”.

L’avventura di Federico e della sua Suzuki GSX-R 600 al Manx GP non era cominciata sotto i migliori auspici, a causa di una caduta in prova a Sarah’s Cottage (10mo miglio) che ha lasciato come ricordo due fratture al pollice di una mano e una costola incrinata. Nulla rispetto alla voglia di correre del pilota toscano, capace di chiudere in 22ma posizione su 40 partenti e soprattutto di tornare a casa con un best lap di 21’13’’ (106.61 mph di media) che gli avrebbe dato accesso alla categoria Junior, dedicata ai piloti più esperti.

“La moto si è comportata davvero bene, anche se la nostra GSX-R 600 era in perfetta configurazione Stock mentre diverse moto erano ben più preparate. Abbiamo fatto i 252 km/h di velocità massima, raggiungendo i 14.900 giri reali nonostante la rapportatura finale molto lunga, indispensabile per affrontare gli interminabili tratti rettilinei a tutto gas“. Un’esperienza positiva, che prelude alla voglia di riprovarci già dal prossimo anno. “Con più familiarità con il tracciato, l’anno prossimo si scende sotto i 21 minuti” assicura Federico, che con la GSX-R 600 sta pianificando di tornare all’Isola di Man nel 2014 e partecipare anche a due delle più agguerrite competizioni nel circuito delle gare stradali, l’Ulster GP e la Northwest 200. Sempre in sella a una Suzuki? “senza dubbio, è la moto ideale!”


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