Qualche giorno fa, cenando al ristorante, ho trovato sul tavolo il menù proposto per la festa di S.Valentino. Visto che una cena tra innamorati di solito viene definita una cenetta, forse lo chef si è lasciato prendere la mano dai diminutivi. D'accordo che arancini, filetto e Valentino sono falsi diminutivi, ma mescolati al resto danno come risultato una cena per lillipuziani.
Antipasti
Crostone ai funghi (e sarà l'unica cosa grande della serata)
Carotine in scapece
Arancini di polenta e Asiago
Selezione di affettati con cuoricini salati
Primi Vellutata alla zucca
Caramelline ripiene
Secondi
Filetto di maiale farcito con insalatina
Tagliata di bisonte con sformatino vegetariano
Dolce
Torta di San Valentino
Alla fine il conto non è esagerato, anzi, potremmo definirlo un... conticino (e non un contino altrimenti si rischia di finire la serata con il figlio del conte e della contessa).