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svecchiamoci! o anche no!

Da Great


svecchiamoci! o anche no!
Crisi o non crisi, non ci facciamo mancare nulla. E se il piatto piange, ci consoliamo davanti alla tv con lo tsunami di trasmissioni che ogni giorno, ogni ora di ogni giorno, trasmettono programmi di cucina. Decine e decine di persone, competenti e no, conosciute e no, spadellano davanti alle telecamere. Non c’è che dire. La Grecia è interessata alla gastronomia, perfino  la profonda Grecia conservatrice si converte alla cucina innovativa, adotta termini e prodotti che non di rado provocano confusione  alle mamme che cucinano e agli imprudenti papà che mangiano. L’aceto balsamico, l’aceto di melograno, il finocchio, le linguine, l’immancabile scorza di arancia anzi, la zest perché vogliamo essere cool, li deve conoscere e saper usare ogni massaia , pena essere additata come retrograda,  vetusta, superata.

Seguire gli chef  è un must. Non si può prescindere. Altro che Vefa e la sua discendenza; ormai sembrano signore di un altro mondo, di un’altra epoca, superate da giovani ambiziosi, armati di fascino  rock, tattoo  e coltelli affilatissimi che provocano, inventano, interpretano, reinterpretano, parlano e a volte sparlano. E così, scopriamo di avere una delle cucine più antiche del mondo ma che bisogna, bisogna assolutamente svecchiare.  E siccome lo svecchiamento non passa attraverso l’abolizione dei nostri prodotti bensì attraverso la loro valorizzazione e reinterpretazione , ecco che se voglio essere originale e stupire il capo di mio marito che disgraziatamente e imprudentemente ha invitato a cena, preparo un bel trachanas!  Svecchiato naturalmente!O anche no, come questa ricetta che propone un classico dell’estate. Vitello con zucchine.svecchiamoci! o anche no!

Prendere un pezzo di polpa di vitello (700 gr. per me) e tagliarlo a pezzi delle dimensioni di un uovo piccolo. Versare in un recipiente dell’olio evo e rosolare la carne a fiamma un po’ altra. Togliere la carne, tenerla da parte e versare nello stesso recipiente una cipolla e uno spicchio di aglio tritati. Abbassare la fiamma e far appassire la cipolla con l’aglio. Rimettere la carne nel recipiente, sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco e far evaporare.  Versare un po’ di acqua bollente, salare, macinare del pepe bianco, coprire e cuocere a fiamma bassa per circa un’ora o comunque finchè la carne non diventi tenera. Se serve, aggiungere un po’ di acqua bollente.Lavare delle zucchine  e se sono grandi tagliarle in due. Metterle insieme alla carne dieci minuti prima di ritirare dal fuoco, ma dipende dalle dimensione delle zucchine che devono restare un po’ al dente, insomma non devono spapolarsi. Spargere un bel po’ di prezzemolo tritato, diluire un cucchiaio di farina bianca nel succo di un limone e versare sulla carne e zucchine.  Agitare la pentola e cuocere fino a cottura  completata delle zucchine.

svecchiamoci! o anche no!



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