L'orologio di Primo, caduto sul lavoro.
Bisogna aver chiaro che i mali dello Stato e della pubblica amministrazione non dipendono principalmente dai meccanismi istituzionali, ma innanzitutto, da chi li ha usati. I meccanismi possono essere migliorati. Ma non c’è nessuna macchina che possa funzionare bene se il pilota è incapace, inefficiente o ubriaco. In secondo luogo bisogna aver ben chiaro l’obiettivo delle riforme nel campo istituzionale. L’obiettivo deve essere quello di garantire pienamente lo stato di diritto: il che vuol dire che lo Stato esiste per i cittadini e non il contrario. I doveri e i diritti del cittadino, cioè, non possono essere una specie di concessione del potere. Per garantire uno stato di diritto il mezzo non è quello della concentrazione del potere in una persona, ma una vera riforma della politica. Riforma della politica vuol dire prima di tutto distinzione netta del potere politico dalla amministrazione. Il potere politico deve garantire le scelte e il controllo sulla loro attuazione. La pubblica amministrazione deve essere pienamente responsabilizzata per la gestione e, di conseguenza, chiamata a rispondere in prima persona. Questa riforma ha bisogno di leggi (a partire dalle procedure), ma si può iniziare anche dalla pratica -se vi è la volontà- dalle norme che già esistono. Garantire lo stato di diritto vuol dire garantire i diritti dei cittadini: i diritti democratici fondamentali (alla giustizia, alla sicurezza, alla informazione), i diritti di cittadinanza sociale (al lavoro, all’istruzione, alla salute, alla solidarietà). A partire dai diritti dei più deboli e dei meno protetti. Anche questo chiede misure di riforma, ma -subito- politiche concrete. Noi proponiamo, naturalmente, anche riforme dei meccanismi del potere. Per rendere più spedito, più trasparente e più controllabile il processo legislativo ci siamo pronunciati a favore di una Camera sola con metà dei senatori e dei deputati attuali. Noi proponiamo un piano compiuto di riforma che riguarda inoltre l’esecutivo, il giudiziario, la pubblica amministrazione, le forze dell’ordine pubblico, le forze armate. Ma bisogna ricordare sempre che la prima riforma da compiere è quella che riguarda la compiutezza della democrazia. Senza alternativa al governo, lo Stato si inquina, e la questione morale si aggrava. (Meditazione su: ”Si può cominciare subito” di Aldo Tortorella della segreteria del pci, maggio 1987).
N A T U R A
L’uomo
per sua natura
è:
libero
generoso
solidale.
Convive
con l’ambiente
perché esso stesso
è ambiente
e suicidarsi
non gli conviene.
-Renzo Mazzetti-