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Sveglie notturne ad personam

Da Babbonline @babbonline

Sveglie notturne ad personamDa diverso tempo quando mia figlia si sveglia nel cuore della notte fa chiamate precise: “Mammaaaaaaaaaaaaaa” o “Babboooooooooooooo”.
Ci siamo dati la regola, tranne casi particolari, di assecondare la richiesta considerando anche che si distribuisce equamente tra di noi. L’altro rimane sotto le coperte, comunque sveglio. Da quando è nata nostra figlia il sonno non è più così profondo come prima. Ultimamente, forse a causa di qualche brutto sogno, mi chiede di sedermi sul pavimento accanto al lettino e di darle la mano. Le è sufficiente afferrarmi un dito per chiudere gli occhi e tentare di riprendere sonno.Io mi perdo per qualche minuto guardando il suo viso sereno che dorme e le ciocche bionde scomposte per essersi agitata nel letto. La posizione diventa ben presto scomoda e aumenta la voglia di tornare a dormire nel mio letto. Così iniziano i miei tentativi quasi impercettibili di togliere il dito dalla sua presa senza che lei si svegli. Stranamente la sua presa è allo stesso tempo leggera e ferma. E’ un’attività di estrema precisione e attenzione nel tentativo di non svegliarla. Succede sempre che qualche millimetro prima del distacco definitivo, ci sia un movimento improvviso di mia figlia per riprendere la mano. Non so quanto sia cosciente, sembra dormire. Non mi resta che aspettare ancora e poi iniziare da capo l’attività di allontanamento. Di solito la seconda volta è quella buona.   Torno a letto e, cercando di addormentarmi, spero che la prossima chiamata sia “Mammaaaaaaaaaaaaaa”. 

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