Due dietrofront nel giro di poche settimane. Dapprima quello sul nucleare – di cui T-Mag si era già ampiamente occupato – e ora quello sulla Libia. Se fino a non molti giorni fa Berlusconi, anche a causa del passato coloniale dell'Italia, aveva scongiurato un coinvolgimento diretto nel conflitto libico ieri ha annunciato un maggiore impegno, vale a dire “azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati per proteggere la popolazione civile, nei limiti delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu e in assoluta coerenza con quanto autorizzato dal Parlamento”. Una decisione, quest'ultima, che ha ottenuto l'immediato plauso di Barack Obama. Ma neppure le parole di Napolitano al riguardo (“È il naturale sviluppo della scelta compiuta dall'Italia a metà marzo”) hanno impedito all'opposizione di cogliere la palla al balzo per criticare l'esecutivo.
(continua su T-Mag)
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