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Swarm, Hyperlapse e la User Experience

Da Iwebdesigner @Iwebdesigner_it

Era già successo prima dell’Estate con Foursquare , vi ricordate? Eravamo ancora in trepidante attesa di un inizio estate che ci avrebbe ridato la carica e tutto ad un tratto Foursquare se ne esce con Swarm.

Una app di social meeting che si basa sui check-in della app madre, utile  per connettersi con i propri amici di Foursquare e scoprire dove sono; bello, forse… anche se non capisco effettivamente quale sia la necessità di questo sdoppiamento o se effettivamente ha un riscontro in una migliore usabilità, in pratica perché dovrei avere due app?

Si ho capito che una mi dice dove sono gli amici e una è per gli esploratori che sono alla caccia di nuovi luoghi e di scoprire cosa c’è nei dintorni, ma sinceramente nella mia ignoranza non vedo questa assoluta necessità di raddoppiare: ho provato ad usarla per un pò, ma non ho trovato un valore aggiunto. Gli amici che condivido su Foursquare sono diversi dagli amici di Facebook e solitamente se uso Foursquare per geo-localizzarmi, attachare foto dei luoghi dove sono, non mi interessa molto sapere che il mio amico giorgio è a 250 km da me.

Forse è più utile in città grandi dove c’è più possibilità di incontrarsi.

Così Foursquare ha raddoppiato e da pochi giorni anche Instagram ha seguito questa strada o meglio ha diversificato creando Hyperlapse.

hyperlapse-instagram

A cosa serve? Lo avrete già letto, ma repetita-juvant: Hyperlapse serve per registrare fantastici video mozzafiato in time-lapse, ovvero la tecnica utilizzata per creare filmati a velocità eccezionale; bene oltre a questo la sua funziona più “figosa” è sicuramente la capacità dell’applicazione di stabilizzare l’inquadratura durante le riprese, soprattutto se esse vengono effettuate in movimento.

Grazie ad un algoritmo, le varie sequenze registrate vengono stabilizzate, in modo tale da rendere le immagini senza scatti, equilibrate e lisce;  potremmo in questo modo registrare la partita di pallavolo sulla spiaggia dei nostri amici o un nostro incredibile gol e avere immagini fluide e stabile.

Ottimo, ma non è di questo di cui vi volevo parlare! Vi volevo parlare di quello che ha scritto Fabio Lalli esattamente qua; non vi ripeterò la sua attenta e per quanto credo corretta analisi, che coglie nel segno, andatela a leggere, volevo solo soffermarmi su un punto, quello della user experience.

Fabio scrive

“ogni progetto ha i suoi processi, le sue interazioni e le sue funzionalità specifiche. Una esperienza utente studiata ad hoc permette, con grande probabilità, di avere una maggior conversione ed una maggiore esperienza utente”

una maggiore esperienza utente… concordo! Siamo nella verticalità dell’utilizzo di una applicazione: instragram ci aveva già provato inserendo la possibilità di registrare video dall’applicazione madre, un esperimento, che forse era il preludio per questa nuova  app, ma che aveva dovuto fare i conti anche con la presenza di Vine e dei suoi “6 seconds to twitter”.

Lo step successivo è Hyperlapse, una ottimizzazione della possibilità di registrazione, diversa, ma vicina ad Instragram da cui si può condividere il video e con una user experience ridotta all’osso: apro l’applicazione, clicco su ‘nuovo hyperlapse’, registro, elaboro e condivido.

Una user experience minimal e sicuramente efficace, ma pensando proprio alla definizione di UX, cioè di quello che una persona prova nel momento in cui utilizza un prodotto, un servizio o una applicazione, tutto questo proliferare di nuove app create dai big non porterà a creare un pò di confusione all’utente e al contrario a diminuire la sua esperienza utente generale?

Mi spiego, oltre che di user experience è anche un problema di scelta e del suo paradosso: non staranno diventando troppe? Ora apro il mio iPhone e vedo che per registrare un video indipendentemente dalle caratteristiche e funzionalità delle varie app, posso scegliere fra:

  • Fotocamere di Iphone con cui posso fare video normali o registrare un video con la moviola
  • Vine con cui posso registrare video di 6 secondi da condividere su twitter e altri canali
  • Instagram che già di suo mi permette di registrare video
  • Hyperlapse con le caratteristiche di cui abbiamo parlato

Uhhh quale scelgo? Mi risponderete voi, quella che più si adatta al momento si ok, ma il mio ragionamento passa dall’utilizzo ludico di queste app e se le scelte diventano così tante non rischio forse ad un tratto di smettere di divertirmi perché sto pensando a quale app migliore si adatti al momento? Non lo so è solo un mio dubbio sul quale vi invito a riflettere.


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